Ecco il maxi centro sportivo, al via i lavori da un milione

CANNETO – Il Comune ha approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione della palestra di viale Europa e per la rigenerazione urbana dell’intera area circostante, allo scopo di creare un grande complesso sportivo che avrà anche importanti finalità di carattere sociale per l’intero paese.
Si tratta di una grossa porzione di terreno di circa 20mila metri quadrati che si trova compresa tra via Marconi e viale Europa, confinante a sud con via Leopardi. Il progetto approvato dalla giunta è stato candidato al bando ministeriale “Sport e periferie” per ottenere il finanziamento massimo previsto dal bando di 700mila euro. La realizzazione del progetto complessivo ha il costo di circa un milione e mezzo di euro e sarà suddivisa in vari step: il primo lotto prevede la messa in sicurezza della palestra comunale con lavori di messa a norma antisismica e il rifacimento degli impianti tecnologici.
«Rientra fra gli obiettivi della nostra amministrazione – spiega il sindaco Nicolò Ficicchia – dare compimento ad una riqualificazione dell’intera area che circonda il palazzetto dello sport fino ad oggi colpevolmente abbandonata e degradata. L’idea è quella di poter realizzare un campo per il calcio a sette e uno per il tennis o il paddle. Ma anche se possibile uno per il beach volley, il campo da bocce o una pista d’atletica per i ragazzi delle scuole. Stiamo studiando anche la costruzione di spazi polifunzionali con diverse sale da utilizzare per varie attività. Nel tempo – continua il primo cittadino – le aree che circondano il palazzetto dello sport si sono trasformate in un luogo di difficile fruizione da parte dei residenti per diversi fenomeni di degrado sociale che impongono un necessario ripensamento e riprogettazione dell’intera zona anche da questo punto di vista. La riqualificazione dell’area – conclude il sindaco – dovrà essere concepita, infatti, come un intervento capace di rigenerare non solo il tessuto urbano ma anche quello sociale attraverso la sistemazione del verde pubblico e la predisposizione di nuovi spazi ed attrezzature di ritrovo, come un chiosco, che potranno favorire nuove forme di socialità e di integrazione tra i giovani e gli adulti».
Paolo Zordan