Sparò al genero, negati i domiciliari a Nello De Angeli

Carabinieri sul luogo della sparatoria, a Castellucchio

CASTELLUCCHIO Niente revisione della misura cautelare stante il diniego alla sostituzione della custodia in carcere con quella domiciliare. Questo quanto deciso dal tribunale di Sorveglianza nei confronti di Nello De Angeli, il 76enne ex idraulico di Castellucchio accusato del tentato omicidio del genero. Il pensionato, per tale vicenda già finito sul banco degli imputati, resta dunque ristretto nella casa circondariale di via Poma. Istanza dunque respinta, quella presentata dal difensore dell’anziano – l’avvocato Cedrik Pasetti – in quanto l’immobile comunale, a suo tempo individuato per il trasferimento del proprio assistito, è in realtà risultato completamente non arredato e quindi inidoneo per eleggere nuovo domicilio. Nello specifico i fatti a lui ascritti risalgono alla sera del 31 maggio scorso quando, al culmine di un litigio all’interno dell’abitazione condivisa dalle famiglie di De Angeli e del genero, il pensionato aveva impugnato la propria Beretta calibro 7,65, legalmente detenuta, facendo dapprima fuoco contro il marito della figlia per poi, stando alla ricostruzione inquirente, rivolgere la stessa arma verso di sé e fare fuoco una seconda volta. Entrambi rimasti feriti in modo grave, con i proiettili che per pochi millimetri non avevano lesionato organi vitali, erano stati soccorsi e trasportati in in ospedale, Dalseno al Carlo Poma di Mantova e De Angeli al San Matteo di Pavia, dov’era stato dapprima sottoposto a un delicato intervento chirurgico e quindi arrestato dai carabinieri.