Svelata la nuova Bibliobike di Roncoferraro, libri viaggianti su due ruote

RONCOFERRARO – Animazione con trampolieri, sculture, palloncini colorati, bolle di sapone, cioccolata calda per tutti; senza dimenticare la presenza di… Topolino e King Kong. L’ultimo giorno di apertura della pista di pattinaggio sul ghiaccio in Corte Grande a Roncoferraro si è trasformata in una grande festa. Ad arricchirla la nuova Bibliobike, ovvero la biblioteca mobile per incentivare la lettura dei bambini e dei ragazzi alla scoperta del fantastico mondo dei libri. Una vera e propria biblioteca viaggiante, che si muove su due ruote e che, soprattutto, non inquina essendo a zero emissioni. Ma soprattutto un felice connubio tra cultura, ambiente, sostenibilità e trasporto attivo. «È stata la prima uscita per la nostra Bibliobike, resa possibile grazie al finanziamento vinto dal Comune che consentirà, dopo l’acquisto della bici, numerose iniziative culturali e l’apertura di un punto lettura a Governolo per avvicinare sempre più la biblioteca alla cittadinanza. Soddisfatti del successo registrato, la rivedremo nei prossimi eventi primaverili nelle nostre frazioni», ha detto l’assessore Sonia Pansera. «Tante le persone che ci hanno fatto i complimenti per questa nuova iniziativa, che porterà la lettura nei parchi, nelle scuole e non solo. Perché la biblioteca non è solo un edificio fisico che contiene scaffali e libri, ma può uscire dalle sue mura grazie ad altre modalità. La Bibliobike è una di queste e noi ne siamo orgogliosi». L’amministrazione ha voluto ringraziare tutti gli sponsor e le attività commerciali, artigianali ed imprenditoriali del territorio, unitamente a ConfCommercio e Mantova Ambiente che hanno partecipato all’allestimento della pista di pattinaggio e alla promozione delle annesse iniziative. «Un momento di aggregazione di divertimento e socialità straordinario – fa notare l’assessore Pansera – a conclusione del periodo di festa, con l’augurio che diventi una tradizione anche nei prossimi anni, perché i nostri paesi devono tornare a vivere».

Matteo Vincenzi