“Terramare e Palafitte” , il racconto degli esperti sulla Roverbella storica

ROVERBELLA – Parte nel migliore dei modi la rassegna artistico, culturale e storica promossa dal Gruppo di ricerca e tutela della storia roverbellese. Lunedì sera, infatti, a Canedole nella sala polivalente alla presenza di un pubblico numero e attento, si è svolto l’incontro di apertura del progetto condiviso anche dal Comune e in particolare dall’assessorato agli eventi, manifestazioni, ricerca e tutela delle tradizioni locali.
Al fianco degli organizzatori inoltre si sono posti l’Associazione “Campanella” e l’Associazione “Donare per Moltiplicare”. Il tema affrontato in questa occasione: “Terramare e Palafitte” ha posto l’accento sulle testimonianze derivanti dai nuovi scavi archeologici che hanno evidenziato alcune degli aspetti della vita quotidiana nell’età del bronzo dal Garda a Canedole e Povegliano (Vr). Ad aprire l’incontro è stato il presidente del Gruppo di ricerca e tutela della storia roverbellese, Andrea Bellei che poi ha lasciato il testimone nelle mani dell’assessore Luca Brentegani che ha coordinato i vari interventi proposti dagli esperti del settore. Tra questi anche Cristiano Nicosia, professore Ordinario di Geoarcheologia all’Università degli studi di Padova, e Marco Baioni, direttore del Museo Archeologico della Valle Sabbia – Gavardo. Nel corso della serata vi è stato modo di comprendere l’importanza dei reperti ritrovati soprattutto per capire come l’uomo viveva e affrontava lo scorrere delle giornate nel periodo dell’età del bronzo. Il prossimo incontro, sull’evoluzione dei conflitti dal 900 a oggi, si terrà il 4 novembre alle 21 nella sala polivalente di Malavicina.