Rugby serie C1 – Giop: “Mantova, i protocolli non sono serviti a niente”

Stefano Giop
Coach Stefano Giop

MANTOVA Anche per il Rugby Mantova prosegue lo stop alle attività al Parco del Mincio.  Chi vuole comunque può allenarsi per proprio conto, ma non è certo come portare avanti una preparazione tutti insieme.
«Siamo in Zona Rossa – dichiara il direttore tecnico del club biancorosso Stefano   Giop  – e quindi tutto è fermo. In teoria dovremmo riprendere il 3 dicembre, però i ragazzi sono stanchi, hanno poche motivazioni e ovviamente sentono tutti il bisogno della partita. Il problema dell’attuale inattività riguarda anche le ragazze impegnate con il Calvisano-Mantova nel girone due della serie A». La Fir infatti venerdì scorso ha rilasciato un nuovo comunicato con precisazioni sull’attività possibile o meno nelle diverse Regioni, divise in colori per l’emergenza Coronavirus, per i campionati nazionali e non. Nelle “gialle” e “arancioni” ci si può allenare negli impianti dei club, senza usare spogliatoi, ma nelle “rosse” dalla Serie A in giù gli allenamenti sono sospesi. «La situazione è molto semplice. Abbiamo seguito tutti i protocolli possibili, ma come si può ben vedere, non è servito a nulla. Sono tante a questo punto le domande che ci poniamo: gli allenamenti venivano svolti sul campo per quanto ci riguarda in maniera individuale e col distanziamento come era stato chiesto. Ora, invece, tutto è fermo: il mio personale augurio è che i più giovani non perdano motivazioni e stimoli per continuare a giocare a rugby, perchè c’è il rischio che alcuni possano lasciare».
La serie A, il girone due e la serie C nazionale, nella quale sarà al via il quindici biancorosso di coach Cavazzoni , dovrebbero iniziare il 24 gennaio: l’unico torneo a livello nazionale che è attivo è il Top 10, che ha preso il via sabato scorso.