MARMIROLO Non ce n’è più nemmeno uno di lotti in vendita nella zona artigianale e produttiva che si trova compresa tra via Mantova e via Marconi. Ottimo segnale, secondo il Comune, che valuta come l’area produttiva sul proprio territorio sia considerata appetibile dagli imprenditori e vede un buon movimento imprenditoriale con progetti e possibili nuovi insediamenti, senza tuttavia cadere nel fenomeno del consumo di suolo.
L’ultimo in ordine di tempo è un lotto che era di proprietà della Cima, azienda che lavora nel campo delle motrici ferroviarie che ha sede a Bozzolo. Il lotto è stato venduto alcune settimane fa all’asta e, come spiega il sindaco Paolo Galeotti, l’acquirente è un’immobiliare del Padovano. Anche il Comune era intenzionato ad acquistare l’area, che ha un’estensione di 50mila metri quadrati, ma alla fine l’acquirente si è rivelato essere appunto l’immobiliare padovana.
«Il nostro intento – spiega Galeotti – era di acquisire l’area con vari obiettivi: una parte si sarebbe potuta utilizzare a beneficio dell’ente comunale; una parte invece come “cuscinetto” verde tra la zona artigianale e il paese, dal momento che le prime abitazioni si trovano a pochissima distanza. In ogni caso l’area è stata venduta ad un soggetto diverso dal Comune e rimaniamo in attesa di conoscere le sue intenzioni e i suoi progetti».
Ma se da un lato l’ente locale non si è aggiudicato l’asta, dall’altro c’è soddisfazione per la situazione che si è creata: «Tutti i lotti di quell’area – spiega Galeotti – sono stati venduti all’asta nel corso degli ultimi anni. Riteniamo sia un buon segnale: significa infatti che l’area artigianale di Marmirolo è viva e viene considerata appetibile da investitori e imprenditori. E inoltre il fatto che siano stati acquistati lotti che già in passato hanno ospitato aziende e poli produttivi, significa che stiamo evitando il fenomeno del consumo di suolo. Nuove attività – conclude il sindaco – che presumibilmente si insedieranno e potranno portare nuovi posti di lavoro, senza consumare ulteriore suolo: ci sembra si possa essere soddisfatti».
