Tempo variabile ma non freddo fino a mercoledì. A seguire, da giovedì a domenica prossima le cose andranno decisamente meglio. La lenta migrazione dell’anticiclone del medio Atlantico verso l’Europa centrale garantirà tempo migliore e un notevole riscaldamento; l’alta pressione devierà le perturbazioni verso le Isole britanniche per più giorni e porterà temperature più alte di almeno 4-5 gradi rispetto ai valori attuali. Prima, però, nuovi impulsi perturbati prenderanno di mira l’Italia pur senza produrre situazioni di maltempo prolungato.
Archiviata la parentesi fredda durante la scorsa settimana ha riportato in Valpadana il gelo notturno (minime notturne fino a -2° anche nel mantovano), l’Atlantico e il suo carico di nubi approfitteranno fino a mercoledì della mancanza di un’area di alta pressione in grado di porre freno alle numerose depressioni oceaniche in formazione. Una di questa sta organizzando perturbazioni veloci verso l’Italia con l’intenzione di ripotare altre occasioni di maltempo, segnatamente nel centro-sud della Penisola. L’area padana sarà nettamente più risparmiata.
La nuova settimana inizierà oggi con una giornata variabile e con temperature in ulteriore rialzo: tornerà un po’ di sole ma nel pomeriggio prevarranno le nubi ad annunciare nuove piogge attese in tarda serata e nella prossima notte. Più nuvolosa e fresca sarà invece la giornata di domani per l’avvicinamento di una perturbazione che porterà molte nubi ma poca pioggia. Probabile qualche pioviggine solo in serata. Nubi per lo più compatte anche mercoledì con temperature diurne di nuovo in aumento attorno ai 16 gradi.
Dalla metà della settimana l’alta pressione delle Azzorre si metterà presto in marcia verso l’Europa centrale e meridionale assicurando all’Italia del nord tempo decisamente migliore. Porterà con sé correnti più miti in quota, garanzia di maggiore stabilità anche nelle ore pomeridiane. Il prossimo fine settimana si annuncia quindi abbastanza soleggiato e con temperature che potrebbero agganciare i 20 gradi nelle zone di pianura per la prima volta durante l’anno.
Nonostante il raffreddamento dei giorni scorsi, l’attuale mese di marzo chiuderà con una temperatura media di almeno un grado più elevata rispetto alla media storica. Anche in questo caso non siamo di fronte ad una novità. Negli ultimi quindici anni marzo ha palesato spesso fughe in avanti dalla primavera, anche clamorose. Come nel 2008, giorno 2, quando il vento di foehn portò il termometro in città a 27,1 gradi, e come nel 2012, anche se nella seconda metà del mese, quando vennero toccati ancora i 27 gradi. Accadde qualcosa di simile anche nel 1997 a metà mese, una temperatura seguita purtroppo da un aprile con gelate tardive addirittura nella terza decade. Nei mesi di marzo degli ultimi vent’anni anni i 20 gradi sono stati comunque superati quasi sempre e con una certa facilità.
Alessandro Azzoni