Oggi il tempo migliora ma il termometro scenderà ancora. Da mercoledì nuovo peggioramento con temperature novembrine.

MANTOVA L’autunno 2020 accelera i tempi proponendo scenari spesso instabili se non perturbati e temperature solitamente più basse rispetto agli anni scorsi. È questo il responso dei modelli previsionali per le prossime due settimane, caratterizzate dall’anomalo posizionamento dell’alta pressione delle Azzorre sull’Atlantico settentrionale. La conseguenza sarà la frequente discesa di correnti fredde dalle regioni artiche verso il sud dell’Europa, con probabili irruzioni di freddo precoce nel cuore del Mediterraneo. Una di queste dilagherà oggi sul nord Italia producendo un ulteriore calo della temperatura. Già ieri il calo termico è stato notevole. A Mantova alle 15 la temperatura non superava i 12 gradi, quasi 10° in meno rispetto ai 22° di sabato. Fino ad oggi, mai prima dell’11 ottobre erano state registrate temperature diurne tanto basse. Colpa di un transito perturbato che in città ha scaricato poco più 30 millimetri di pioggia (fino a 50 sull’alto mantovano) e che in Lessinia e sul Baldo ha portato la prima neve, sebbene senza accumuli, già oltre i 1.700 metri di quota. In montagna il calo termico è stato ancora più importante. Nel veronese attorno ai 1100 metri di quota alle 13 la temperatura non superava i 6/7 gradi. Oggi il tempo volterà pagina. Correnti fredde ma più secche dilagheranno in Valpadana assicurando da una parte ampi rasserenamenti, specie nel pomeriggio, ma dall’altra una forte diminuzione termica dalla serata, con la prospettiva di temperature minime sotto i 5 gradi domani mattina. Sempre domani, il calore del sole, quasi sempre presente durante la giornata, stempererà un po’ il freddo portando il termometro attorno ai 16/17 gradi. Un nuovo peggioramento incombe però nella giornata di mercoledì, ancora fredda al mattino e con cielo prevalentemente coperto nel pomeriggio. Temperature massime non superiori ai 14 gradi. Dalla serata tornerà ancora la pioggia, in estensione alla notte successiva e alla mattinata di giovedì, altra giornata fredda e umida con termometro al massimo sui 13/14 gradi. Qualche schiarita arriverà nel pomeriggio per lasciare spazio ad una nuova, sensibile diminuzione termica. Venerdì mattina il termometro tornerà così sotto i 5 gradi nelle zone di aperta campagna e attorno ai 7 gradi in città. Valori che faranno scattare quasi ovunque l’accensione degli impianti di riscaldamento. Da diversi anni ottobre non vedeva nella prima metà un clima tanto «fresco». Con la sola eccezione del 2016, negli ultimi anni la prima metà del mese è stata sempre molto mite, a tratti estiva come nel 2009 (temperatura fino 29 gradi). Quest’anno le cose vanno (e andranno) diversamente perché a governare l’orientamento delle correnti dominanti sarà l’anomala posizione dell’alta pressione. Dal prossimo fine settimana migrerà verso la Scandinavia aprendo la strada a correnti ancora più fredde provenienti dall’artico russo. Difficile inquadrare oggi gli effetti di questa configurazione, ma certamente non porteranno verso una stabilizzazione né verso un parziale riscaldamento.