MANTOVA L’attesa sfuriata temporalesca di sabato pomeriggio, con piogge per oltre 30 millimetri in mezz’ora sull’alto mantovano, ha avuto se non altro il merito di riportare condizioni meteo molto piacevoli. Ci aspetta ora una settimana di tempo sostanzialmente buono e con temperature contenute entro i 30 gradi.
Sebbene presente, nei prossimi giorni l’alta pressione delle Azzorre rimarrà relegata all’Europa occidentale determinando venti freschi nord-occidentali che potrebbero rinnovare l’instabilità sulle regioni padane. Due i momenti a rischio temporale dei prossimi giorni: domani sera e, soprattutto, giovedì sera. Sulla verticale della Valpadana rimarrà attiva infatti una circolazione di aria fresca di estrazione atlantica che potrà interagire con il calore sviluppato dal suolo durante il giorno. Non si tratterà comunque di un rischio importante.
Per il resto la settimana vedrà tempo soleggiato e temperature piacevoli come nel caso di oggi: netta presenza di sole e qualche nube in più solo in mattinata. Temperature pomeridiane attorno ai 29 gradi. Anche domani prevarrà nettamente il sole pur con il rischio di qualche rovescio localizzato, specie sui rilievi, in tarda serata. Quella di mercoledì sarà invece la giornata più calda e soleggiata dalla settimana con termometro sui 30 gradi ma con afa contenuta. Tali condizioni permarranno anche giovedì, pur con un parziale aumento delle nubi nel pomeriggio e con il rischio concreto di un temporale nelle ore preserali. Temperature stabili o in leggero calo.
Anche nel prossimo fine settimana il comando delle operazioni rimarrà nelle mani dell’alta pressione delle Azzorre. Vuol dire che il tempo rimarrà buono e senza temperature estreme, ancora una volta attorno ai 30 gradi.
L’estate 2020 si conferma insomma decisamente anomala se paragonata a quelle degli scorsi anni, nettamente più calde. Chi non ama la calura deve ringraziare l’anticiclone delle Azzorre. È la sua forte presenza ad impedire al collega africano di portarsi verso l’Europa. E difficilmente le cose cambieranno prima di una decina di giorni almeno. Proprio il temporaneo ritiro dell’alta pressione delle Azzorre permette a più riprese l’ingresso in Valpadana di qualche fronte di aria fresca da nordovest, sufficiente ad innescare focolai temporaleschi più o meno organizzati. Due sono a tal proposito i temporali che la regione padana riceve in questo periodo dell’anno: quelli di calore o «o prefrontali» e quelli frontali veri e propri, esattamente come quello di sabato pomeriggio.