MANTOVA Cielo sereno, temperature in aumento, qualità dell’aria destinata a peggiorare, ma soprattutto, piogge ancora lontane. Molto lontane. La configurazione meteo è sostanzialmente bloccata e lo sarà quasi certamente fino alla prima decade dei aprile. Un grande anticiclone bloccherà per almeno due settimane l’ingresso dei fronti perturbati nel Mediterraneo centrale dirottandoli in massima parte verso il nord Europa. Poche o nulle, quindi le speranze di pioggia per tutta l’Italia settentrionale. Il fine settimana vedrà intanto il dominio incontrastato del sole. Almeno fino a lunedì compreso avremo anche un progressivo aumento delle temperature che dai 18/19 gradi previsti oggi pomeriggio si porteranno attorno ai 21/22° domenica. Anche lunedì il tempo sarà completamente primaverile, in attesa però di un evento di stampo invernale in programma martedì. Da lunedì infatti, l’anticiclone delle Azzorre migrerà temporaneamente verso il Mare del Nord attivando la discesa di correnti molto fredde verso l’Europa balcanica. Parte di quest’aria fredda, veicolata dalla bora, farà il suo ingresso anche in Valpadana nella tarda serata di lunedì apportando un calo termico di circa 10 gradi nelle temperature massime di martedì. È anzi possibile che nella notte e nella mattinata di martedì possa cadere anche un po’ di pioggia. Non siamo in ogni caso di fronte ad alcun evento in grado attenuare la siccità di cui anche il mantovano inizia a soffrire. Il tema meteo dominante della primavera rischia di essere anche quest’anno quello della forte penuria di pioggia. Fatto che unito al modesto innevamento dei monti – specie dell’arco alpino centro-occidentale – sta per presentare il conto. Va detto che la nostra provincia – specie la parte occidentale verso l’Emilia – è stata molto più fortunata rispetto alla Lombardia occidentale o al Piemonte, già in emergenza siccità. Con l’eccezione del veloce piovasco di lunedì mattina (da 1 a 2 millimetri di accumulo sui quasi 50 previsti dalla media in marzo) su Mantova non piove dallo scorso 3 febbraio. Non solo: dall’inizio dell’anno sulla città sono caduti poco più di 50 millimetri d’acqua contro i quasi 130 della media. Peggiore è la situazione della Bassa: l’accumulo dall’inizio dell’anno non arriva a 40 millimetri. In aggiunta va ricordato che anche dicembre aveva visto cadere davvero poca pioggia. L’attuale marzo si candida a divenire uno dei cinque più aridi degli ultimi 50 anni.
Alessandro Azzoni