Energie sostenibili, Claudia Pavarini le spiega all’Europarlamento

MANTOVA Non è nuova ad accaparrarsi vetrine internazionali, nonostante i suoi 27 anni, ma questa volta per  Claudia Pavarini l’esposizione è avvenuta nientemeno che dal bureau dell’Europarlamento di Strasburgo. Claudia, mantovanissima, da tre anni lavora a Parigi in qualità di manager dell’Agenzia internazionale dell’energia, e proprio in ragione di una analisi da lei stessa pubblicata sul sito dell’Agenzia è stata chiamata a relazionare ai deputati della unione. Il tema era quello del ruolo delle batterie (da intendersi come accumulatori della rete) nel settore elettrico per aiutare la decarbonizzazione e avere più energie rinnovabili nel settore elettrico.
Il tema complesso e articolato ha richiesto un’analisi dettagliata per approdare a una sintesi volta al mondo delle energie sostenibili, se non pulite. Claudia Pavarini ha documentato le ragioni per le quali, nel giro dei prossimi anni, tali batterie saranno soggette a una sensibile riduzione dei costi; il risvolto “politico” del suo intervento era invece volto agli stati nell’auspicio di un incentivo dell’eolico e del solare; solo così, sostiene lei, si potrà ottenere una maggiore riduzione di inquinanti e un settore elettrico più sostenibile. Auspicio che, invero, non parrebbe rivolto tanto all’Italia, che vede le energie rinnovabili sensibilmente aumentate, secondo i dati 2018, e addirittura il nostro paese collocato ai primissimi posti in europa nel campo dell’energia solare.