MANTOVA Un debole fronte occidentale porterà oggi un po’ di nubi sparse, più compatte sull’Italia centrale dove saranno possibili piogge sparse, soprattutto sul lato tirrenico. A seguire il fine settimana sarà abbastanza soleggiato e non freddo, con temperature di 2-3 gradi oltre le medie stagionali. Un parziale raffreddamento interverrà solo a partire dalla metà della prossima settimana, quando la circolazione diventerà orientale, apportando quindi masse d’aria più fredde sul Mediterraneo centrale. Da questo punto di vista, le simulazioni dei modelli previsionali inquadrano una situazione incline ad un notevole raffreddamento in coincidenza con il prossimo fine settimana. Archiviata la fase perturbata che martedì scorso ha prodotto il peggioramento meteo più importante dell’anno (a Mantova sono caduti oltre 40 millimetri di pioggia in meno di 20 ore, ovvero più del 10% dell’intera pioggia caduta durante l’anno), la parola è passata a veloci correnti occidentali in seno alle quali si inserirà oggi una massa umida diretta essenzialmente verso il centrosud della Penisola. Pochi gli effetti sulle temperature, destinate a rimanere sui valori degli ultimi giorni.
Ma è ad est che i modelli guardano. I primi refoli freddi di lontana origine russa arriveranno mercoledì e abbasseranno le temperature di almeno 4-5 gradi rispetto ai valori attuali, avvicinando la stagione più all’inverno che all’autunno. Al nord il tempo più di tanto non cambierà, limitandosi a qualche nuvola in più. Ma di sicuro la seconda metà della settimana vedrà le prime, vere gelate con minime fra -2° e -3° in aperta campagna. L’avvio di dicembre segnerà insomma un pieno ritorno alla normalità dopo un autunno meteorologico mai tanto caldo. Il motivo principale sta nello spostamento verso l’Europa dell’anticiclone russo destinato a rinforzarsi parecchio nei prossimi dieci giorni. Le masse d’aria più fredde da venerdì raggiungeranno l’Italia producendo un ulteriore abbassamento termico. Dicembre esordirà quindi in compagnia dell’inverno. Il frequente spostamento dell’alta pressione delle Azzorre verso la Scandinavia lascia intravedere una prima decade del mese dal clima piuttosto rigido, con temperature notturne sempre negative e giornate complessivamente fredde. Non è da escludere anche l’arrivo di nuclei perturbati dalla Russia con sorprese nevose anche in pianura padana. Tra le grandi assenze dell’attuale autunno c’è sicuramente la nebbia. Non è una tendenza così nuova: negli ultimi vent’anni il fenomeno si è più che dimezzato rispetto al ventennio precedente.