MANTOVA Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mantova hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal del GIP presso il Tribunale di Mantova, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 19enne tunisino, senza fissa dimora, gravitante in Mantova, perché ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, del reato di tentata rapina aggravata.
L’episodio a cui si riferiscono i fatti risale all’inizio dello scorso mese di Febbraio, quando presso il parcheggio “Anconetta” di Mantova, l’arrestato avvicinava la vittima, un 28enne residente a Mantova, mentre di ritorno da una passeggiata in città insieme alla sua compagna, si apprestava a salire sulla propria autovettura parcheggiata in zona. Il giovane, parzialmente travisato, dietro minaccia, aveva intimato alla vittima dapprima di consegnargli la somma di 20 euro e, subito dopo, di dargli l’intero portafoglio. Nel frangente un passante, che aveva notato la scena, si avvicinava affermando di aver allertato i Carabinieri, costringendo così il malvivente a desistere dal suo intento e ad allontanarsi in tutta fretta.
Articolate e serrate indagini, condotte mediante l’approfondita analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona e di quelle limitrofe, la comparazione con i soggetti somiglianti alla descrizione fornita dalle persone offese, hanno permesso agli investigatori dell’Arma di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane, il quale è stato, successivamente, riconosciuto anche dalla persona offesa a seguito di individuazione fotografica.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova, che ha coordinato le indagini, ha pertanto richiesto l’emissione della massima misura custodiale al Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto l’arresto del giovane.
Si specifica che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato, seppur gravato da gravi indizi di colpevolezza sulla base dei quali è stata emessa una ordinanza applicativa di misura cautelare, è da considerarsi innocente sino ad una sentenza di condanna irrevocabile.