Mantova Una domenica perfetta: quinta vittoria consecutiva, tra l’altro su una big come Udine, 2600 spettatori alla Grana Padano Arena e primo posto in classifica con Verona e Ravenna. Per la Pompea Mantova quasi un sogno ad occhi aperti, ma l’euforia dei tifosi non contagia il presidente Adriano Negri: «La vetta del campionato? E’ troppo presto e non ha senso parlare di queste cose. Io guardo uno step di 10 gare alla volta, come si sviluppa la squadra e il lavoro di tutti». Guarda caso, dopo la decima giornata gli Stings sono primi: un bilancio? «In settimana avremo un incontro con lo staff tecnico – prosegue il presidente – per fare il quadro della situazione. Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo, della crescita generale dell’atteggiamento e del senso di appartenenza di tutto il gruppo. C’è tanto da fare, ma la strada è quella giusta». Battere i friulani non è da tutti: «Udine mi ha fatto una grande impressione da un punto di vista tecnico e mentale, con atleti navigati e un ottimo allenatore: una squadra – e ho visto confermate le mie previsioni – costruita per vincere il campionato. A fine gara sono andato negli spogliatoi a ringraziare, a nome del cda, degli sponsor e dei tifosi, i ragazzi per il cuore che hanno messo in campo. Rispetto alle prime gare, l’atteggiamento e il senso di appartenenza sono cresciuti. I giocatori più maturi stanno coinvolgendo i giovani e su questo lo staff sta lavorando dal primo giorno. Ognuno fa il suo e anche l’apporto dei due americani, come si è visto nelle ultime gare, è diverso. Ci vuole tempo per assemblare una squadra. Finelli via via sta conoscendo le caratteristiche di ogni giocatore, i loro movimenti, e anche la condizione atletica attuale è molto buona e superiore a quella di inizio stagione». La Pompea ha avuto anche la forza mentale, una volta raggiunta dopo aver dominato per tutto il match, di ricacciare indietro gli avversari e andare a vincere. «La cosa importante con Udine, rispetto per esempio alla sfida con Ferrara, è stata la concentrazione che abbiamo avuto per 40’. Quando arrivi a giocartela punto a punto, puoi vincere o perdere, ma l’aspetto mentale non è secondario. Senza Visconti, i giovani si sono sentiti più responsabilizzati. Senza considerare il pessimo arbitraggio che ci ha innervosito e non ci ha permesso di essere sereni». Per quanto riguarda Visconti, «oggi o domani avrà un controllo medico e tornerà ad allenarsi. Lo stanno monitorando di giorno in giorno. Era con noi alla GP Arena ed è stato contento della gara dei compagni». Domenica prossima la lunga trasferta per Caserta, con la Pompea che punterà alla sesta vittoria di fila: «Ogni gara è molto difficile. Tutte le avversarie hanno motivazioni e sono più rodate. Caserta è in salute: dobbiamo avere la cattiveria giusta per 40’. Per vincere serve una grande gara. Dobbiamo restare umili e concentrati fino all’ultimo minuto dell’ultima partita della stagione, e su questo Finelli sta lavorando per far crescere tutti i ragazzi». (cris)