Governolo, è scontro tra Comprensivo e genitori che chiedono il tempo prolungato

GOVERNOLO (Roncoferraro) – Si è conclusa con una “fumata nera” la riunione che venerdì scorso ha messo di fronte dirigenza scolastica, consiglio d’istituto del Comprensivo di Roncoferraro e i genitori dei bambini frequentanti le Elementari “Vittorina Gementi” e l’ultimo anno della materna di Governolo. E alla fine sono volati i cosiddetti stracci, con diversi genitori che hanno lasciato la sala furibondi. Argomento della discussione, svoltasi nella sala delle scuole medie “Fancelli” davanti a una sessantina di persone, era la richiesta di rivedere il modello di offerta scolastica – ritenuta «poco funzionale rispetto alle mutate esigenze delle famiglie» – attraverso l’introduzione del tempo prolungato. «Una soluzione – aggiungono i genitori – che viene invocata da ormai quattro anni, ma che purtroppo trova l’ostinata opposizione della dirigenza scolastica. A fronte di questa chiara e inequivocabile istanza popolare, supportata da vari sondaggi però sempre snobbati perché non ritenuti ufficiali, ci hanno messo davanti un questionario contenente la bellezza di 5 opzioni, peraltro fuorvianti rispetto al vero e unico discriminante della contesa (sabato sì o sabato no, ndr)». Ad esporlo la nuova dirigente scolastica Mariella Difato, affiancata nell’occasione dalla vicepreside Silla Battistello e dalla presidente del consiglio di istituto Silvia Bortolotti. «La nostra rabbia – sottolineano i genitori – è scattata quando le proponenti hanno svelato che delle 5 opzioni sarebbe stata presa in esame solo quella che avesse raggiunto l’80% delle preferenze». Una condizione definita «inaccettabile e inserita appositamente affinchè nulla cambi», hanno rimarcato, «poiché l’80% è una soglia impossibile da raggiungere». Alcuni hanno ironicamente osservato che per cambiare la Costituzione Italiana è richiesta la maggioranza di soli 2/3 dei componenti. In sostanza i genitori contestano le modalità del questionario e in particolare la clausola del quorum, che qualcuno non ha esitato a definire «una presa in giro». Tra il pubblico anche l’intera giunta comunale, con il sindaco Sergio Rossi che ha ribadito come nel sondaggio fossero contenuti quesiti che la scuola avrebbe dovuto prima concordare con l’amministrazione comunale dal momento che sono collegati a servizi come il trasporto e la mensa. In virtù del calo delle nascite e della possibile “fuga” di bambini minacciata dai genitori nel caso non venisse accolta la loro istanza, il primo cittadino ha espresso nuovamente la propria preoccupazione per il futuro del plesso di Governolo. «Serve buon senso e apertura di fronte alle novità – ha commentato -. La richiesta di poter differenziare l’offerta scolastica nasce da oggettive esigenze lavorative dei genitori ma rappresenterebbe senz’altro un’opportunità per rendere più appetibile la scuola e quindi allontanare l’ombra della chiusura, che come è noto è di stretta competenza del ministero della Pubblica Istruzione». Il prossimo confronto è fissato per venerdì 29 novembre.

Matteo Vincenzi