MANTOVA Terza sconfitta consecutiva a Casale per la Staff che ha invertito il trend dopo quattro vittorie di fila all’inizio del campionato. Una brusca e inaspettata inversione di tendenza. Il play biancorosso Marco Laganà analizza la situazione: «Come nella partita con Piacenza ci siamo trovati a rincorrere per recuperare il risultato. Non è una cosa semplice rimanere sul pezzo e anche il nervosismo per le difficoltà che ci siamo trovati davanti ci ha impedito di essere lucidi nel finale. Ci sono mancate le energie mentali ma è un momento così. Possibile che l’essere arrivati ad un passo dalla vittoria con Cantù ci abbia nuociuto sul piano mentale. Ci ha tagliato le gambe anche nelle due gare successive. Tutto è partito dalla sconfitta con Cantù che abbiamo pagato anche dopo. Non ho nessun dubbio sulla squadra. Un bel gruppo e che non è quello visto nelle due ultime partite. Non dobbiamo nemmeno crearci alibi per le assenze visto che senza Cortese abbiamo vinto e ieri eravamo al completo. Dobbiamo ritrovare un po’ di serenità e di tranquillità che ci è mancata nelle ultime partite. Ci è mancata anche quella energia che aveva contraddistinto le prime gare. E non ci deve spaventare nemmeno il calendario. Tutte le gare racchiudono delle insidie. Dobbiamo dare tutto a cominciare dalla trasferta con l’Urania lunedì 22 e possiamo giocarcela con tutti». Che tipo di giocatore è Marco Laganà… : «Sono un play atipico per la mia statura. Mi piace giocare in campo aperto e penetrare nell’area avversaria. Ma in campo mi diverto e qui lo sto facendo grazie a un ambiente ideale e parlo di società, compagni, allenatore e città. Mi trovo davvero molto bene. Adesso c’è il pubblico e ha il suo peso anche giocare in trasferta in un campionato molto livellato e più difficile. Credo che i tifosi abbiano un ruolo molto importante con il loro sostegno. Ringrazio chi ci supporta e ci dà una mano fuori dal campo».
Sergio Martini
