Roncoferraro Il portiere para rigori si trasforma in goleador: Riccardo Mazza ha completato il cursus honorum dei migliori numeri uno, da Bellodi a Rampulla, passando per Amelia. Quel gol al volo sul corner di Passarino, che ha sancito il 2-2 contro la capolista Union Team, ha seguito di pochi minuti il penalty parato da Riccardo a Negrini, e allo stesso tempo ha tenuto in gioco la Serenissima per la corsa al primo posto. Dal possibile 3-1 al 2-2, emozioni forti in soli sette minuti: un piccolo record. «Tutto è ancora possibile – dice Mazza – sei punti in sei partite sono tanti, ma non troppi. Quest’anno la squadra si è rinnovata, con 13 nuovi innesti, il mister Tenedini ha sempre volato basso parlando della salvezza, ma abbiamo superato qualsiasi aspettativa. Non era facile ripetere gli ultimi campionati, nei quali siamo sempre stati protagonisti. Anche il campionato quest’anno era più ostico: nel passato torneo le cremonesi erano avversarie più “morbide”, le bresciane danno sempre filo da torcere». Domenica altra gara-spareggio contro il Gonzaga: «Un brutto cliente – racconta Mazza -, c’è il mio amico Angeli che ha fatto il salto di qualità e nelle ultime gare si è dimostrato decisivo. E poi anche il vice di Bellini, Davoli, è tra i miei migliori amici». Insomma, pane per i denti di Riccardo. Ma facciamo un passo indietro: cosa passa per la mente di un portiere quando decide di lanciarsi nell’area avversaria? «Lo faccio spesso in realtà – dice – in questi casi, e a volte mister Tenedini mi rimbrotta. Ma stavolta mi ha dato il via libera: perdere 2-1 o 3-1 era la stessa cosa e con i tre punti all’Union, la corsa probabilmente sarebbe finita lì. E invece è arrivato l’happy end». Con una dedica speciale: «A mia madre, scomparsa esattamente sette mesi fa. Il mio pensiero va a lei».