Asola Manca poco, pochissimo. Siamo sul filo del rasoio. L’Asola potrebbe coronare un sogno che qualche settimana fa sembrava davvero difficile da realizzare, ovvero quello del ripescaggio in Eccellenza. Complice qualche defezione di troppo nella massima categoria regionale, si sono liberati più posti del previsto e i biancorossi, nonostante non abbiano avuto accesso al terzo turno dei play off (sono stati infatti sconfitti dal Cellatica in una gara molto combattuta), e siano partiti dalla decima piazza della graduatoria ripescaggi (di norma, con quella classifica, non ci sono speranze, se non a fronte di rinunce massicce di chi ti precede), sono ad un passo dalla categoria che manca esattamente da dieci stagioni. Era il 2014/15 quando i ragazzi di patron Tozzo sono retrocessi in Promozione dopo un torneo tutt’altro che esaltante, con soli 18 punti all’attivo. Nella stagione precedente, invece, si erano salvati, facendosi onore.
La situazione nel dettaglio è la seguente: le fusioni di Rovato e Vertovese e di Bedizzolese e Vighenzi, hanno di fatto liberato due posti. Anche in D c’è una speranza molto concreta che sia Ciliverghe, sia Crema possano essere ripescate in quarta serie. Oggi sono state ufficialmente ripescate la sesta e la settima della graduatoria, vale a dire Colognese e Casati Arcore. Cili e Crema permetterebbero il ripescaggio dell’ottava e della nona, Albinogandino e Sedriano. Mancherebbe un posto solo, e la situazione traballante del Legnano ha fatto alzare le antenne agli asolani.
Certo, qualche ritocchino alla rosa potrebbe essere necessario, vista l’agguerrita concorrenza, anche se per ora i biancorossi non si sbilanciano. Cambierebbero ovviamente anche gli obiettivi: da un campionato di vertice, ad uno improntato alla lotta salvezza, come è naturale attendersi.
Questi sono giorni di attesa: il patron Tozzo, il diesse Sandrini e mister Franzini attendono novità dal Comitato. Potrebbe arrivare quel salto di categoria che definire clamoroso sarebbe veramente riduttivo: la provincia di Mantova avrebbe una terza rappresentante dopo Castiglione e Castellana.