Mantova Con il nulla di fatto di ieri nella prima gara di Coppa Italia, ospite la Pontelambrese, il San Lazzaro ha iniziato ufficialmente il suo secondo anno consecutivo in Eccellenza. Un risultato di per sé eclatante: non tanto per il pareggio di ieri, ma per la partecipazione anche quest’anno al più qualificato campionato regionale.
Al fischio d’inizio il San Lazzaro in campo aveva otto quote. Del resto non è un caso che la società anche quest’anno abbia ricevuto premi importantissimi (il primo a livello nazionale e il terzo a livello regionale) per il fatto di schierare un alto numero di giovani. Anche questo va detto.
Per quanto riguarda la gara di ieri, non c’è molto da dire, come del resto lascia intuire il risultato finale. Risultato giusto che sintetizza l’andamento dell’incontro. Pochissime le occasioni per sbloccare il risultato e pochissimi i tiri in porta. Sia da una parte che dall’altra. Se proprio vogliamo spaccare il capello in quattro, possiamo dire che i comaschi hanno messo in campo una discreta organizzazione di gioco e poco altro. Alla fine i valori dei singoli si sono dimostrati molto simili.
Come si può intuire, anche la cronaca risulta piuttosto scarna. Il San Lazzaro gioca con il 3-5-2, ma la difesa diventa velocemente a quattro quando non a cinque; il centrocampo sa difendere e impostare; in attacco ci sono due millennials, Rasini e Conigliaro, che hanno dato il meglio. Al 15’ Aldegani, il play ospite, in seguito ad un errore della difesa locale, si trova con la palla sul piede buono al limite dell’area: il tiro è immediato e a fil di traversa ma Coffani smanaccia la palla in angolo. Il ritmo non è altissimo. Aumenta un tantino nella ripresa, soprattutto nella seconda parte. Al 60’ Pini calcia dal limite, il portiere para. Tre minuti dopo una punizione di Aldegani termina alta di poco. All’85’ un rasoterra di Salvati è parato a terra da Coffani. Tutto qui.
Per effetto di questo risultato, domenica prossima il San Lazzaro giocherà a Castano Primo, in provincia di Milano, contro la Castanese.
