Terapia fotodinamica, a Mantova convegno con specialisti da tutta Europa.

L'ospedale Carlo Poma di Mantova

MANTOVA  Un trattamento dermatologico non chirurgico per tumori della pelle superficiali, lesioni pretumorali, acne e altre malattie infiammatorie. È la terapia fotodinamica cutanea, tecnica utilizzata dal 2004 al Carlo Poma, che sarà oggetto di un convegno internazionale.

L’evento si terrà il 27 e 28 settembre nel Salone Mantegnesco della Fondazione UniverMantova ed è la prima iniziativa di grande portata in campo dermatologico ad avere come protagonista la città di Mantova. Moderatori il direttore della struttura di Dermatologia di ASST Mantova Andrea Zanca e Piergiacomo Calzavara Pinton, professore dell’Università di Brescia. A confronto specialisti provenienti da varie città europee, che discuteranno sulle modalità di applicazione di questa tecnica.

Che cos’è la terapia fotodinamica? Il principio su cui si basa è quello di una reazione fotodinamica, un processo chimico che prevede l’interazione della luce con una sostanza fotosensibile. Da questa reazione deriva una sostanza tossica per le cellule tumorali o infiammatorie. 

La metodica – spiega nel dettaglio il direttore della Dermatologia del Carlo Poma Andrea Zanca – consiste nell’applicazione sulle lesioni di una crema contenente acido 5-aminolevulinico. Dopo la permanenza di 3 ore sulla cute questa sostanza naturale, prodotta tra l’atro anche dal nostro organismo, viene assorbita selettivamente dalle cellule tumorali o infiammatorie subendo una trasformazione in una sostanza tossica, che opportunamente stimolata da luce rossa è in grado di uccidere le cellule che la ospitano, lasciando indenne la cute sana. Al Poma trattiamo i casi di tumori della pelle e lesioni pretumorali”.

Le lesioni da trattare devono essere preparate per favorire la penetrazione dell’acido 5-aminolevulinico, ad esempio mediante la rimozione di squame. Una volta applicata la crema si ricopre la parte interessata con una pellicola di polietilene utile a favorire l’assorbimento. Al termine di questa fase si illumina la lesione con la lampada a luce rossa. Il trattamento può causare talvolta bruciore, effetto collaterale che è tuttavia ben tollerato. Il convegno che sui terrà il 27 e 28 settembre è accreditato per i dermatologi e venereologi. Per informazioni www.asst-mantova.it.