Calcio Serie D – Il Mantova ai raggi X tra certezze e incognite

Mantova Il pre-campionato del Mantova si è concluso sabato con il Memorial Cappelletti e un bilancio tutto sommato positivo. Sette le partite disputate dai biancorossi (accorpando in uno il doppio confronto di 45 minuti nel triangolare di Budrio), di cui due ufficiali in Tim Cup. Proprio i match con Siena e Pescara – i più atipici e lontani dalla realtà che incontrerà il Mantova in campionato – hanno fatto fare un figurone agli uomini di  Lucio Brando. Nelle altre gare si sono viste cose buone e meno buone, com’è normale che sia in una squadra quasi completamente rinnovata, allenatore in testa. Ma quale Mantova si affaccia al campionato in partenza domenica? Vediamo reparto per reparto.
 Portieri – Adorni sembra valere Borghetto, il numero uno dello scorso anno (peraltro non esente da sbavature, specialmente nel girone di ritorno). Classe 2000, l’ex Primavera del Parma ha già una stagione alle spalle con la maglia del Delta Porto Tolle. Quest’estate si è messo in luce non solo con pregevoli interventi, ma anche nelle uscite e nella lettura delle situazioni. Di un anno più “anziano”, il greco Athanasiou pare più discontinuo, ma avrà modo di perfezionarsi sotto i consigli del preparatore Federico Infanti.
 Difesa – Forse il reparto più vulnerabile. Per la fascia destra, con Musiani e Galazzini ai box, è stato richiamato in fretta e furia dal Verona Federico Tosi. Contro il Vigasio è stato provato per un tempo Lisi, che però ha altre caratteristiche (centrocampista o esterno sinistro). Sulla fascia opposta, lo scorso anno presidiata dall’ottimo Silvestro, Brando ha proposto soprattutto Pavan, nato effettivamente terzino ma convertitosi difensore centrale nelle ultime stagioni. Anche Tosi può essere impiegato a sinistra, ma non è escluso un colpo di mercato  last minute. Da registrare anche la coppia di centrali: Aldrovandi torna dopo un anno quasi interamente vissuto tra panchina e tribuna; Carminati (che non sembra inferiore a Baniya) è un giovane interessante, ma pur sempre al debutto in prima squadra; Serbouti s’è visto all’opera più nel ruolo di terzino destro.
 Centrocampo – Qui i progressi rispetto allo scorso anno sembrano netti. Giorgi, se il fisico lo assiste, è una garanzia. Valentini e Mazzotti assicurano qualità, carisma ed esperienza. Anche D’Iglio promette grinta a volontà. Navas ha un buon potenziale, Lisi si candida al ruolo di jolly; punto interrogativo sui giovani Marani, De Zotti e Sinatra. Non scordiamoci infine di Minincleri, convalescente dopo l’operazione al ginocchio: il suo campionato comincerà a ottobre/novembre.
 Attacco – Complessivamente sembra essersi indebolito. Se infatti lo scorso anno Morgia poteva permettersi il lusso di mandare in panchina Ferrari e in tribuna Yeboah, quest’anno le seconde scelte presentano qualche incognita in più: Mascari e Tremolada hanno pur sempre 20 anni; Finocchio non ha mai particolarmente brillato in fase realizzativa (solo un gol nelle ultime due stagioni); Koni è sparito dai radar. Detto ciò, il terzetto titolare resta di un altro pianeta. Ferri Marini è stato rimpiazzato con il capocannoniere dello scorso campionato: Filippo Guccione. Mossa azzeccatissima, a quanto visto finora: l’ostigliese è stato uno dei grandi protagonisti dell’estate biancorossa non soltanto sul piano realizzativo, ma anche per le qualità tecniche esibite. Un vero e proprio colpaccio è stata anche la conferma di Gigi Scotto, altro pezzo da novanta che anche al “Cappelletti” (ma non solo) ha mostrato il suo pregiato repertorio. Estate più defilata per Altinier, bloccato da qualche malanno fisico ma già rientrato e pronto a scendere in campo dalla seconda giornata (nella prima è squalificato). Anche dei suoi gol il Mantova avrà bisogno per tentare l’assalto alla C. Prima tappa: domenica al Martelli contro la Calvina. Partire bene è una necessità.