MANTOVA Un vero e proprio harakiri del San Lazzaro contro una modestissima Orsa. Sconfitta sanguinosa per i biancocelesti, che sprecano l’opportunità di tornare al dodicesimo posto. Avrebbero potuto spedire il Casazza a -8: praticamente la salvezza diretta. E invece il team di Cobelli resta tredicesimo, a +2 sull’Orceana, play out sempre più vicini. A far gridare vendetta i primi 23’ di gioco, nei quali i cittadini vanno in bambola tre volte. Pronti, via, l’Orsa è già in vantaggio: Gollini chiama palla ma sul retropassaggio non la blocca per un rimbalzo malandrino. Donati segue l’azione e per lui è un gioco da ragazzi mettere in rete. All’8’ un altro patatrac in fotocopia: stavolta con protagonisti Gollini e Olivetti, che non si intendono. E’ ancora Donati a mettere in rete. Al 22’ Gollini para un bel fendente di Pedersoli dai 20 metri. Ma sul susseguente calcio d’angolo, Tonoli fa tris ricevendo palla in mischia e insaccando da pochi passi. La reazione del SanLa non tarda ad arrivare: poco dopo, sull’uscita avventurosa di Pagani, Salardi calcia a porta vuota. La palla rimbalza sul palo e poi esce. Al 32’ è Buonaiuto che si vede negare il gol da una bella parata di Pagani. Al 33’ Capelli coglie la traversa con una deviazione sotto porta da calcio d’angolo. Al 46’ Omorogieva viene steso in area: rigore. Tira Salardi ma la palla finisce sopra la traversa. Si chiude così un primo tempo stregato per il SanLa. Nella ripresa il SanLa ci riprova: al 65’ altro rigore concesso per fallo di Lancini su Veronesi. Sul dischetto ancora Salardi: Pagani respinge, ma il “10” ribadisce in rete. Al 75’ sassata da fuori area ancora di Salardi, palla che rimbalza sul palo (Pagani spettatore) e finisce fuori. All’83’ assist illuminante ancora di Salardi e gol del baby Gabrieli. Ma non basta: finisce 2-3.
Mister Cobelli a fine gara si fa sentire (eccome) negli spogliatoi dai suoi ragazzi, ma preferisce non rilasciare dichiarazioni: troppa l’amarezza per una sconfitta maturata in queste circostanze. Parla il presidente Valenza: «Abbiamo compiuto tre errori imperdonabili frutto delle nostre ingenuità. Ma non è stata nemmeno una partita fortunata: alla fine dei conti le occasioni le abbiamo avute, fallendo persino un calcio di rigore, oltre a quello poi fatto fruttare ugualmente da Salardi sulla respinta. Ora la sosta di due settimane si rende davvero propizia per riordinare le idee e prepararsi nel migliore dei modi al rush finale».