Castel Goffredo Esame superato: la Castellana, nonostante il pari in un derby molto sentito, è rimasta in vetta alla classifica e vuol continuare a sognare. Una squadra che in estate è stata rivoluzionata pezzo per pezzo, innestando con pazienza un tassello alla volta: una matricola per modo di dire ormai, perché gli innesti di Secli e quello recentissimo di Migliorelli possono dare un’ulteriore svolta al potenziale della squadra. E raccontano molto delle ambizioni in prospettiva: si tratta di due giocatori che hanno calcato i palcoscenici del calcio che conta. L’ex Pordenone ha giocato in Serie B fino a un paio d’anni fa, prima di approdare al dilettantismo, e ha dato già qualche assaggio delle sue qualità nel derby di domenica. L’esterno, invece, è stato tesserato con un vero e proprio blitz venerdì, per essere impiegato da subito contro il Castiglione. Un match dove l’ex Atalanta, Siena, Entella e Acireale, ha dato sfoggio delle proprie capacità tecniche, sponsorizzate dal cugino Andrea Crema, da quest’estate in forza proprio ai biancazzurri. Lo stesso Crema ha beneficiato del cross vincente per il momentaneo 1-0. Insomma: se contiamo chi la categoria l’ha già fatta negli ultimi anni, come Ruffini, Minelli, Chiarini, Pizza e Faye, chi ha calcato palcoscenici ancora più prestigiosi recentemente come Crema, Menolli, e gli stessi Migliorelli e Secli, ad oggi si fatica a pensare alla Castellana come ad una matricola. Fanno bene mister Arioli e il dg Novellini a tenere i piedi per terra: prima la salvezza. Anche perché è indubbio che molti aspetti siano da migliorare: una squadra più “esperta”, il derby contro un Castiglione ancora non al top, l’avrebbe probabilmente chiuso segnando il 2-0. Ma, facendo i debiti scongiuri, con un pizzico di fortuna a Castel Goffredo quest’anno ci si potrà divertire, senza troppe sofferenze per raggiungere la salvezza. E un segnale l’ha dato anche il pubblico, accorso in gran numero al Comunale per seguire i biancazzurri. Una piazza che negli ultimi anni è sempre stata tiepida, per non dire freddina, sul fronte delle presenze, ha rivisto, seppur nella gara dell’anno, una cornice degna dei tempi della D. Ora sta alla bravura di squadra e mister non disperdere un capitale di entusiasmo che può essere fondamentale per guidare la nave in porto il prima possibile. E poi chissà…