MANTOVA Passo in avanti consistente sul destino della stagione calcistica 2019-20. La notizia che più da vicino interessa il Mantova e tutte le squadre virgiliane è sintetizzabile in una data: mercoledì 20 maggio. Quel giorno, infatti, si svolgerà il tanto atteso Consiglio Federale che decreterà lo stop anticipato e definitivo di tutti i campionati dilettantistici, dalla Serie D alla Terza Categoria, giovanili comprese. Si tratta di ratificare una decisione già sostanzialmente presa, stante l’impossibilità da parte delle società di applicare il protocollo sanitario anti-Covid. Discorso diverso per le altre categorie: anche la Serie C ha chiesto il “game over” (e probabilmente lo otterrà), ma resta in piedi l’ipotesi play off per sciogliere il nodo della quarta promozione; la B ancora non ha svelato le proprie carte, mentre la A ha proposto il 13 giugno come giorno di ripartenza del campionato. In realtà, su questo versante, rimangono perplessità che alimenteranno il dibattito delle prossime ore (Pozzo, patron dell’Udinese, ha chiesto al Governo di farsi garante per i dirigenti delle società, tenendoli indenni da responsabilità e richieste di rimborsi in vista della ripresa degli allenamenti).
Ma al Mantova e alle squadre mantovane, tutto ciò importa relativamente. Fondamentale per loro è che venga finalmente sancita la chiusura della stagione, per poter riversare sul futuro risorse ed energie. Potremmo dire che, dopo un fin troppo lungo lockdown, anche i club virgiliani si apprestano ad affrontare la “Fase 2”. Che indubbiamente è la più delicata. Intanto si tratta di stabilire i criteri per i verdetti. La cosiddetta “norma anti-ricorsi” prevista nel Decreto Rilancio (un solo grado di giustizia sportiva possibile) dovrebbe consentire di avere gli organici della prossima stagione in tempi ragionevoli. Ma sicuramente non mancheranno le discussioni di chi si sentirà penalizzato.
La strada per avere un quadro chiaro della stagione 2020-21 passa anche per i propositi di riforma dei campionati, che restano d’attualità. In particolare la Serie C, con buona parte delle società che caldeggia il ritorno del semiprofessionismo. Senza dimenticare l’incognita iscrizioni, che vedrà numerosi club fare i conti con la crisi economica post-Covid. Il Mantova non sembra tra le società in difficoltà, ma forse anche in viale Te dovranno rivedere qualche piano.
In ogni caso, un passo alla volta. Il primo è atteso appunto per mercoledì e chissà che non sia doppio. Nel senso che, oltre alla chiusura del campionato 2019-20, la Federazione non consegni al Mantova anche il biglietto per la C. Solo allora la macchina biancorossa (così come quelle delle altre società dilettantistiche virgiliane) potrà finalmente mettersi in moto per impostare la nuova annata