MANTOVA Non si muove una foglia in casa Mantova. O forse è il fruscio che è talmente impercettibile da dare l’idea dell’immobilità. Il fatto è che lo spostamento del Consiglio Federale a lunedì 8 giugno, con conseguente timbro definitivo sulla promozione in Serie C, ha indotto la dirigenza biancorossa a temporeggiare sulla pianificazione della prossima stagione. Anche perchè, oggettivamente, molto deve ancora essere chiarito sul campionato che attende il Mantova. Un enorme passo avanti, in tal senso, è venuto dalle parole del presidente federale Gabriele Gravina che, in occasione dell’ultimo Direttivo di Lega Pro, ha escluso che la riforma dei campionati vada in porto già dal 2020-21. Il Mantova, che temeva il varo di una C2 a carattere dilettantistico, potrà quindi misurarsi con un torneo professionistico, come da obiettivo iniziale. Una Serie C che riproporrà grandi derby e sfide finalmente all’altezza del blasone dell’Acm, contro avversari come Modena, Triestina, Cesena, Padova, Piacenza, forse Reggiana, forse Rimini.
Ma le certezze, se così possiamo chiamarle, al momento si fermano qui. Perchè della C che verrà si conosce poco altro. Non i costi e le modalità di iscrizione, non le squadre partecipanti, non il format del campionato nè le eventuali regole sui giovani da impiegare. Figuriamoci la data di partenza, a maggior ragione ora che Serie A e B proveranno a concludere i rispettivi tornei, posticipando inevitabilmente l’inizio dei campionati 2020-21. Insomma, il Mantova non ha fretta di bruciare le tappe, anche perchè non servirebbe.
Ciò non significa che in viale Te si stiano occupando d’altro. Anzi, seppur informalmente, il confronto tra i soci è già partito. Per le prime comunicazioni sull’organico bisognerà però attendere almeno una settimana. Al momento è impossibile qualsiasi previsione: le probabilità di una conferma del ds Emanuele Righi sono in rialzo, ma sull’argomento la società non si è mai espressa chiaramente; quanto agli allenatori, pare che Gianluca Garzon e Matias Cuffa siano destinati il timone a un’altra figura, ma ciò non significa che lascino il Mantova. Nemmeno sul fronte societario si escludono sorprese, sia pur con Maurizio Setti saldo azionista di riferimento. E poi le questioni legate alla nascita del centro sportivo: l’accordo col Sant’Egidio San Pio X è ancora valido o i contatti con la Mantovana hanno rimesso tutto in discussione? E i rapporti col Comune restano sereni o vanno in parte recuperati? Domande al momento senza riposte, nè definite nè definitive. Per il Mantova la fine del lockdown (operativo) è ancora rimandata.