MANTOVA Da quando è diventato azionista di riferimento del Mantova, Maurizio Setti ha sempre mantenuto una posizione defilata, riducendo al minimo sindacale la sua presenza al Martelli, pur rimanendo costantemente aggiornato sulla gestione del club (in accordo col presidente Ettore Masiello e il vice Gianluca Pecchini). Con l’avvento del Mantova nei professionisti, pare che Setti sia orientato a partecipare più attivamente alle scelte che riguardano l’Acm. E che abbia intenzione di coinvolgere gli uomini più influenti del Verona. Una prima conferma di questo nuovo corso è giunta ieri, quando all’incontro in videoconferenza col Comune insieme alle altre società sportive virgiliane, il Mantova era rappresentato da Francesco Barresi, componente del cda di viale Te ma soprattutto direttore operativo del Verona. Una presenza, quella di Barresi al tavolo virtuale col sindaco Palazzi, concordata con Masiello e Pecchini, ma comunque sorprendente perchè inedita.
Questo particolare, in apparenza poco significativo, costituisce in realtà il primo segnale di una nuova era, tesa a coinvolgere di più le varie anime dell’Hellas. Anche, inevitabilmente, nelle scelte tecniche: direttore sportivo, allenatore, giocatori, settore giovanile.
A tal proposito, l’agenda dell’Acm è nota: prima il Consiglio Federale di lunedì con l’ufficialità della C, poi la convocazione dell’assemblea dei soci. È qui che usciranno le prime decisioni sul fronte tecnico. Il destino dell’attuale ds Emanuele Righi è tutto da decifrare. Quanto agli allenatori, difficilmente Gianluca Garzon e Matias Cuffa guideranno il Mantova anche il prossimo anno. Non per questo sono destinati a lasciare viale Te: potrebbero infatti rimanere nello staff tecnico della prima squadra oppure guidare la Berretti. Sulla scelta del nuovo tecnico un peso decisivo l’avranno il ds del Verona Tony D’Amico e il responsabile del settore giovanile Massimo Margiotta. La storia calcistica di Setti fa intuire che sarà un tecnico giovane ed emergente. Qualche nome, rigorosamente top secret, già circola sul tavolo della dirigenza.
Idem per quanto riguarda la squadra. Non è un mistero che sarà composta in larga parte da giovani di proprietà del Verona, come del resto ha ammesso Margiotta nella recente intervista sul canale Instagram della società. Tra i più gettonati c’è il centrocampista Martello, ma la lista è lunga. Non mancherà ovviamente qualche elemento d’esperienza. L’impressione è che dell’organico attuale rimarranno in pochi. Tra i papabili c’è Altinier, che vorrebbe chiudere la carriera in biancorosso; e pure Guccione, che tuttavia è reduce da due eccellenti stagioni e avrà visto moltiplicarsi gli estimatori. Come del resto Scotto: secondo il sito tuttomercatoweb sulle sue tracce si sono messe Reggiana, Carpi e Novara. Altre non tarderanno ad accodarsi. Potrebbero aspirare ad una conferma Aldrovandi, Venturini, Mazzotti, Minincleri e Finocchio, ma siamo davvero a livello di sensazioni e nulla più. Ancora qualche giorno di pazienza e i primi tasselli s’incastreranno.