MANTOVA Stadio Alberto Braglia di Modena: più croce che delizia per il Mantova. I biancorossi, che sabato lo calcheranno per la 22esima volta in campionato (compresi i play off del 2006), solo in due occasioni ne sono usciti vincitori. L’ultima addirittura 47 anni fa. È vero che vi hanno perso solo 6 volte, ma non per questo si può considerare l’impianto modenese un talismano dell’Acm. Ma saliamo sulla macchina del tempo alla riscoperta delle sfide più affascinanti tra Modena e Mantova.
Gli albori – Detto che il nome “Modena”, piaccia o non piaccia, fa parte del Dna del Mantova (così si chiamava uno dei due fondatori del club virgiliano), la prima partita ufficiale giocata dall’Acm in terra emiliana risale al 1919 (non però al Braglia, che verrà inaugurato solo nel ’38) e merita di essere ricordata per almeno due motivi: il primo è che Raffaldini fu il primo portiere mantovano a neutralizzare un calcio di rigore avversario; il secondo è la clamorosa zuffa collettiva scoppiata dopo l’espulsione del mantovano Enghel Barbieri, con tanto di intervento della polizia e l’arbitro blindato per oltre un’ora negli spogliatoi. Per la cronaca, finisce 2-0 per il Modena. Ben più pesante il cappotto subìto nel ’44: 5-0.
Gli anni d’oro – Il primo confronto del dopoguerra coincide con la prima delle due vittorie del Mantova a Modena: è il 26 maggio 1960, in Serie B, e l’Ozo di Fabbri si impone 1-0 grazie al gol di Uzzecchini. Di lì a poco, ecco gli unici due confronti in Serie A: 0-0 nel ’62 e 1-1 (gol di Volpi per il Mantova) nel ’64. Poi, fino al ’71, le due squadre si ritroveranno solo in B, col segno X ancora predominante: tre pareggi su quattro incontri. Si tratta di partite sempre tirate, con grande partecipazione di pubblico sugli spalti (almeno 3mila i mantovani).
L’ultima vittoria – Piombate nell’inferno della C, Mantova e Modena tornano a sfidarsi solo negli anni Ottanta. C’è un antipasto il 3 dicembre 1978, ed è gustoso per l’Acm che espugna il Braglia per la seconda e ultima volta. Eroe di giornata è… un modenese di Prignano: Gian Carlo Bardelli, autore della doppietta decisiva (finisce 2-1) nella sua unica stagione mantovana. Sulla panchina biancorossa un altro grande modenese e grande ex, nel frattempo naturalizzato mantovano: Ugo Tomeazzi. La stagione è sofferta per l’Acm, che si salva a fatica; pessima per i canarini, ultimi e retrocessi in C2. Sauro Frutti potrebbe concedere il bis nel maggio ’81 ma sbaglia il rigore e termina 0-0.
L’epopea Lori – Dopo una pausa di 15 anni, Mantova e Modena si ritrovano nel 2005. Quella gialloblù è la squadra che l’Acm affronta più volte nel quinquennio cadetto con presidente Fabrizio Lori. Addirittura Modena-Mantova avrebbe dovuto inaugurare il primo dei cinque campionati in questione, ma la partita venne rinviata alla terza giornata causa indisponibilità del Braglia. L’Acm di Di Carlo ci arrivò dopo le vittorie con Arezzo e Cesena e venne fermata sullo 0-0. Sulla panchina del Modena c’era Stefano Pioli. A campionato concluso, la sfida ritorna come semifinale play off: l’1 giugno 2006 il Braglia conta oltre 13mila spettatori per il match d’andata. Quasi 4mila i mantovani. Finisce 0-0, le emozioni vengono riservate per il match di ritorno che termina 1-1 mandando il Mantova in finale grazie miglior piazzamento in campionato. Nella stagione successiva (2006-07) subito la rivincita in Coppa Italia, vinta ai rigori dal Modena. In campionato un 2-2 beffardo per il Mantova, avanti 2-0 fino all’84’ grazie ai gol di Caridi e Godeas e raggiunto al 93’. Altro 2-2 al fotofinish nel 2008: il Modena la pareggia al 95’. L’era Lori si chiude con una sconfitta e un pari.
Nervi tesi e Covid – Da scordare gli ultimi due derby in C. Il 30 aprile 2017, penultima giornata, il Mantova perde 2-0 e si becca gli strali della dirigenza romana che accusa la squadra di non volersi salvare. Stendiamo un velo pietoso sul proseguimento della vicenda: il Mantova si salva, cosa che invece non riescono a fare i romani provocando il fallimento della società. L’ultimo Modena-Mantova va in scena alle 12.30 del 14 marzo 2021, in un Braglia senza pubblico per via della pandemia: scenario triste per una gara anonima, conclusa 1-1 con botta e risposta Tulissi-Guccione.
Sabato è tempo di aggiornare la storia. E magari tornare a gioire come non capita dal lontanissimo 1978.
