MANTOVA La marcia di avvicinamento a Mantova-Cesena di Supercoppa (domenica ore 17.30) non può che iniziare con un doppio ex amatissimo su entrambe le sponde: Dario Hubner. Cinque anni a Cesena (dal 1992 al ’97) in Serie B, sempre in doppia cifra; uno solo a Mantova (2004-05) culminato però con la promozione in B, nel primo anno dell’era di Fabrizio Lori. Proprio con Lori il mitico “Tatanka” si era ricongiunto qualche anno fa, andando ad allenare i ragazzi diversamente abili dell’Accademia creata dall’ex presidente dell’Acm. «È stata un’esperienza bellissima e formativa – ricorda – . Ora invece vivo a Crema e… faccio il nonno».
Hubner ha tutti i titoli per introdurci al match di domenica al Martelli. «Che il Cesena vincesse il campionato si poteva anche prevedere – dice l’ex attaccante – . Ma il Mantova… chi se l’aspettava? Una squadra ripescata, al massimo, spera in una salvezza tranquilla. E invece è stata una stagione piena di emozioni e di vittorie. Faccio i complimenti a tutti quelli che l’hanno resa tale. Probabilmente, sulla carta, il Mantova non era la squadra più forte. Però lo è diventata nel corso della stagione. I giocatori sono stati scelti bene e hanno dimostrato la giusta fame. Possanzini è stato a sua volta bravissimo nel farli rendere al 100%, con un gioco che ha sorpreso anche me. Altro aspetto: il Mantova ha giocato senza pressioni particolari perchè non era “obbligato” a vincere. Anche questo può avere aiutato. Poi, certo, anche la componente “fortuna” ha il suo peso quando si vince: per esempio, il Mantova ha subìto pochi infortuni. Detto ciò, il campionato è lungo e se una squadra arriva davanti a tutti dopo 38 partite, oltretutto dominando, significa che è stata davvero la migliore. Del resto, quando si rifilano 5 gol al Padova c’è poco da dire». Chiediamo a Hubner quale sia stato il giocatore in più di questo Mantova: «Impossibile fare un nome – spiega – . Tutti hanno segnato, i difensori hanno difeso, il portiere ha parato. Quand’è così, vuol dire che la forza sta nel gruppo». L’ex bomber avverte: «La B comporta un grande salto, quindi penso che almeno un rinforzo per ogni reparto ci vorrà. Ma niente rivoluzioni: si tratta semplicemente di “mettere i puntini sulle i”. In B il Mantova ci può restare a lungo. Spero solo che lo stadio torni presto completamente agibile: vedere i distinti chiusi mi fa tristezza».
Domenica scatta appunto la Supercoppa. «E sarà una grande festa per tutti – afferma Hubner – . Il Cesena è una squadra costruita per vincere, e il suo campionato parla da solo. Ma non per questo parte favorita. Credo ci siano tutti i presupposti per una partita bella, aperta, da giocare senza pressioni e con la leggerezza di chi ha già ottenuto un risultato straordinario. Oltretutto, come sapete, le tifoserie sono gemellate. Quindi niente pronostici, ma solo un invito a chi può: domenica andate al Martelli e divertitevi!».