MANTOVA Giornata di relax ieri per il Mantova. L’amichevole persa 1-0 col Brescia ha lasciato in eredità molte luci, poche ombre e una sensazione di ottimismo da cui ripartire per crescere. Era la prima vera partita per il Mantova, contro una squadra di qualità, categoria e preparazione superiore. Rileggiamo il match a mente fredda.
L’approccio – Guccione e compagni sono scesi in campo per nulla intimiditi. Ben messi in campo da Lauro, i biancorossi si sono difesi con ordine e concentrazione, senza concedere granchè al Brescia. E, quando si sono spinti in avanti, l’hanno fatto con ammirevole intraprendenza. Certo i meccanismi sono da oliare, ma il Mantova ha dato l’idea di una squadra che sa come muoversi e dall’identità già in buona parte definita.
I reparti – Il portiere Tosi è apparso in ottima forma. In difesa si è confermata la buona intesa tra Checchi e Milillo. Prova solida anche per Zanandrea. Più discontinuo Bianchi, del resto reduce da una settimana tormentata da acciacchi fisici. A centrocampo è piaciuto Messori, lucido e reattivo. A intermittenza Pedrini, concreto come da tradizione Gerbaudo. In attacco si è mosso molto Paudice. Guccione non ha perso un grammo della sua generosità, tanto che, esattamente come lo scorso anno, lo si può vedere indifferentemente nell’una o nell’altra area. Non è dispiaciuto nemmeno Rosso, che si sta giocando la permanenza. Manca comunque il finalizzatore, l’uomo d’area capace di farsi largo a sportellate o di sfruttare la palla apparentemente più innocua.
I subentrati – Zappa ha ripagato solo in parte la fiducia del suo “fan club” in tribuna: per restare dovrà dimostrare qualcosa di più. I migliori sono apparsi Darrel e Bertini, a loro agio con la palla tra i piedi e per nulla intimoriti dai blasonati avversari. Secondo tempo dai due volti per Pinton, mentre Silvestro ha dimostrato di potersi giocare le proprie chance da mezzala. Il debutto di Pilati e quello di Rihai le altre note liete del pomeriggio gardesano.
Il futuro – È ovviamente tutto da scrivere. Toccherà a mister Lauro e ai giocatori consolidare le buone impressioni di domenica. Un processo che passerà anche dai prossimi innesti: quello di Bucolo a centrocampo; e quello di un attaccante (la ricerca è in corso). Sono due ruoli molto delicati, che lo scorso anno hanno dato alterne soddisfazioni e qualche grattacapo ai biancorossi. Nel frattempo, per affinare i giudizi, attendiamo le prossime due amichevoli, ancora più indicative di quella col Brescia. Non solo perchè il grado di preparazione del Mantova si sarà affinato, ma anche perchè le avversarie (Modena e Cesena) saranno di pari categoria. La curiosità cresce.