MANTOVA Se c’è uno stadio ostico al Mantova, è l’Euganeo di Padova. Lo dicono i numeri: dei 21 punti disponibili nelle 7 partire disputate, l’Acm ne ha portati a casa la miseria di 5. Insomma, se non è un tabù poco ci manca. Può essere uno stimolo in più in vista dell’ottava visita nell’impianto padovano, in programma lunedì sera (ore 20.30). Una sfida delicatissima, una grande occasione per entrambe le squadre: per il Padova di mettersi in scia all’Acm riducendo a -1 il distacco; per il Mantova di portarsi a +7 e dunque fare il vuoto dietro a sè.
Ma torniamo alla storia. Il tabù cui accennavamo riguarda in particolare lo stadio Euganeo, perchè nel vecchio Appiani (lo stadio utilizzato dal Padova fino al 1994), il Mantova esibiva una media più dignitosa, con quattro vittorie all’attivo (nel 1925, ’65, ’74 e ’75).
Eppure la serie di incroci all’Euganeo si era aperta come meglio non si poteva. Ovvero con quella che rimarrà l’unica vittoria del Mantova nelle 7 gare disputate. Suona sibillina anche la data: 7 gennaio 2001. Prima partita dell’anno allora, esattamente come lo sarà quella di lunedì. La differenza è che allora solo il Padova lottava per la promozione (si era in C2), mentre il Mantova, dopo un buon inizio, aveva già perso terreno. Fatto sta che ad imporsi furono i virgiliani, allenati da Loris Boni, grazie ad un gol di Gabriele Graziani nel secondo tempo. Ad esultare a fine stagione fu però il Padova, promosso in C1; per il Mantova un anonimo sesto posto.
Da lì in poi “Euganeo” per il Mantova è diventato sinonimo di “disfatta” (o quasi). Nell’ottobre 2009, ultimo campionato in B dell’Acm, arriva un sonoro 3-0 ad annientare i ragazzi di Michele Serena. Tra i presenti anche Matias Cuffa, futuro capitano del Mantova e allora al Padova, subentrato nel finale di partita. Altro giro e altro 3-0: stavolta siamo nell’ottobre 2015 e la pesante sconfitta costa la panchina a Riccardo Maspero. Tra i protagonisti mancati di quel match, un altro doppio ex: Cristian Altinier, allora al Padova, rimasto per l’occasione in panchina. Va un po’ meglio nel 2016, sempre nel mese di ottobre: il Mantova di Luca Prina strappa un caparbio 0-0. Poi, a fine stagione, l’Acm fallisce e per ritrovare il Padova bisogna aspettare la risalita tra i professionisti.
E arriviamo così agli ultimi tre confronti. Il 7 ottobre 2020, con Emanuele Troise in panchina (e Andrea Mandorlini su quella padovana), i virgiliani vanno in vantaggio con Rosso ed hanno subito l’occasione per raddoppiare. Ma non la sfruttano e subiscono la rimonta dei veneti: finisce 3-1 (tra i marcatori Ronaldo, altro ex). Va male anche il 16 marzo 2022: il Mantova sbarca con gli uomini contati causa epidemia da influenza e Covid, che non risparmia nemmeno il tecnico Giuseppe Galderisi. La stoica resistenza dura un’ora, poi una rocambolesca autorete di Bruccini consegna i tre punti al Padova. Paradossalmente, l’esibizione migliore è stata quella dello scorso, disgraziatissimo campionato, con Nicola Corrent in panchina: il 17 dicembre 2022 il vantaggio di Guccione su rigore viene vanificato dall’autogol di Gerbaudo, ma l’1-1 finale accontenta l’Acm. In ogni caso, 23 anni dall’unica vittoria sono tanti. Ai ragazzi di Davide Possanzini il compito di aggiornare gli almanacchi.