Gestione domiciliare dei pazienti Covid: postazioni anche a Mantova

MANTOVA –  In coerenza con le indicazioni nazionali e regionali, nel territorio di ATS Val Padana, stanno per essere attivate le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA). ATS della Val Padana è infatti pronta per rendere operative le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) a partire da lunedì 30 marzo, iniziando con due postazioni, una sul cremonese ed una sul mantovano, a cui si aggiungeranno nel corso della settimana altre due sedi, una nel cremasco ed una ulteriore nel mantovano. Le USCA sono finalizzate alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. L’intervento dei medici delle USCA sarà attivato dal Medico di Medicina Generale dopo un triage telefonico che evidenzia la necessità di una visita domiciliare. L’attività dei medici USCA sarà rivolta ai pazienti COVID19 – dimessi dalle strutture ospedaliere o mai ricoverati – con bisogni di assistenza compatibili con la permanenza al domicilio e per la cura a casa di pazienti con sintomatologia simil influenzale, di cui non è certificata l’eventuale positività ma che devono essere considerati come sospetti casi COVID. L’avvio nel territorio di ATS Val Padana di tale rafforzamento della medicina territoriale in tempi strettissimi è possibile grazie alla disponibilità dei medici che attualmente svolgono l’attività nel Servizio di Continuità Assistenziale e che hanno aderito a questo nuovo modello organizzativo.

Un ulteriore supporto verso i medici di famiglia e dei loro pazienti potrà essere garantito dalla attivazione – a breve – dell’Assistenza Domiciliare Integrata COVID (ADICOVID) per la gestione domiciliare degli assistiti contagiati dall’epidemia, cosi come prevista dalla DGR n. 2986 /2020 di Regione Lombardia.