MANTOVA C’è una missione chiara nella delicata trasferta che il Mantova affronta oggi a Trieste: dare una svolta al rendimento esterno, finora scadente (almeno nei numeri). Un punto in 5 partite è quanto raccolto al momento dal Mantova nelle gare lontane da casa. In bilancio c’è il pareggio di Verona con la Virtus (ottenuto in inferiorità numerica) e le sconfitte con Sangiuliano, Pro Patria, Lecco e Vicenza. Insomma, urge un cambio di marcia. Anche perchè in casa il ruolino è decisamente migliore (10 punti in 5 gare), segno che il potenziale c’è e comincia ad emergere.
Dunque, quello di oggi al “Rocco” si presenta come uno snodo importante nella stagione del Mantova. Uno snodo nemmeno di semplice lettura perchè, se da un lato la classifica dell’avversario autorizza (e quasi obbliga) l’Acm a puntare al risultato pieno, dall’altro questo avversario si chiama Triestina. I giuliani, con una nuova proprietà e totalmente rinnovati rispetto alla scorsa stagione, erano comunque partiti con ambizioni da play off. Ma la stagione è partita malissimo. L’unica vittoria è arrivata alla sesta giornata in casa con la Virtis Verona: un 3-2 in rimonta nel finale, sudatissimo e contestato. La Triestina ha già cambiato allenatore, con Massimo Pavanel subentrato ad Andrea Bonatti. Ma il nuovo mister (ex centrocampista del Mantova e già in passato alla Triestina) ha collezionato tre sconfitte in altrettante gare. Opinione diffusa è che prima o poi la Triestina dovrà pur rialzare la cresta. Ecco, il Mantova deve evitare che lo faccia oggi. Ai biancorossi di Nicola Corrent è richiesta una prova di coraggio e lucida spregiudicatezza, per sfruttare i punti deboli di una squadra che evidentemente bene non sta. Le ultime esibizioni di Guccione e compagni producono ottimismo, perchè è fuor di dubbio che il Mantova attuale non abbia nulla a che vedere con quello delle prime partite. Ora, dopo aver dato una svolta al rendimento casalingo, si tratta di ripetersi in trasferta. Giusto per togliersi da una posizione di classifica che resta precaria, nonostante le ultime convincenti prestazioni.
Per quanto riguarda le ultime dai campi, Corrent resta alle prese col dubbio Gerbaudo, alle prese con un’infiammazione al tendine rotuleo. In caso di forfait, potrebbe essere sostituito da Messori. Dubbi anche in difesa, con i ballottaggi Matteucci-Ingegneri e Ceresoli-Silvestro; e sulla posizione di Procaccio (grande ex, come Mensah), che potrebbe essere schierato a centrocampo o in attacco. Nella Triestina è assente lo squalificato Sabbione. In cerca di gloria là davanti c’è l’ex Mantova Ganz, che già l’anno scorso, quando era al Lecco, diede più di un dispiacere all’Acm. Attenzione alle repliche.