MANTOVA Così lontane, così vicine. Mantova e Virtus Verona, di fronte sabato alle 17.30 al Martelli, sono agli antipodi per storia e gloria: l’ultracentenaria Acm ha frequentato le zone nobili del calcio italiano, mentre la piccola Virtus non è andata più in là della Serie C (raggiunta per la prima volta 9 anni fa). Ma in epoca recente le due squadre hanno spesso incrociato il loro destino in maniera sorprendente, come del resto sta accadendo anche quest’anno.
Il passato – Fin dal primo incontro, la Virtus (ex Vecomp) ha rappresentato uno snodo fondamentale per il Mantova: quel 3-1 dell’ottobre 2010 in Serie D, al “Gavagnin-Nocini”, diede il via a una serie di 5 vittorie consecutive per il neo-rifondato club di viale Te, che da lì prese a dominare un campionato cominciato in maniera traballante. Ma è nella stagione 2017-18, sempre in D, che Mantova e Virtus hanno davvero incrociato i guantoni. E che i veronesi sono diventati bestia nera per i biancorossi. La sconfitta beffa al Martelli della prima giornata e, soprattutto, quella incredibile in terra scaligera (due rigori sbagliati dall’Acm) rovinarono irrimediabilmente il campionato del Mantova, che dovette rinunciare al sogno promozione. A salire in C fu proprio la Virtus.
Il presente – Già nello scorso campionato Mantova e Virtus diedero prova di grande… affinità, chiudendo con lo stesso numero di punti (49) e staccando gli ultimi due biglietti disponibili per i play off. Quest’anno la storia si sta clamorosamente ripetendo. La classifica attuale dice che la Virtus ha un punto in più (39 contro 38), ma insomma siamo lì. Ancora: stesso numero di vittorie (8), stesso numero di gol segnati (30) e subiti (33). Aggiungiamoci pure che entrambe sono reduci da un successo. Ultima ma non ultima, la comune ambivalenza tra obiettivi e attuale posizione di classifica: Virtus e Mantova puntano entrambe alla salvezza, eppure sono più vicine ai play off (i veronesi al momento sarebbero pure qualificati). Inutile dire che il match di sabato molto chiarirà sulle ambizioni di entrambe.
I bomber della provvidenza – L’ultimo legame tra Mantova e Virtus si è stretto attorno a Gaetano Monachello e Gianmarco Zigoni, i due attaccanti che con i gol stanno facendo la fortuna delle rispettive squadre. Due calciatori dal percorso sorprendentemente simile: un passato da autentiche promesse del calcio, un’onesta carriera in Serie B con puntate in A, poi la discesa e il rischio di uno stop anticipato nonostante la giovane età (28 anni Monachello, 31 Zigoni). Entrambi fuori rosa e mai impiegati nella prima parte di stagione (Monachello nel Modenza, Zigoni nel Venezia), pur di tornare a giocare hanno accettato di accasarsi a gennaio in due società che avevano la salvezza in C come obiettivo. Accolti con scetticismo, hanno già fatto ricredere i dubbiosi a suon di gol. Il mattatore è Monachello, che già raggiunto quota 9 e proprio sabato proverà a toccare la doppia cifra. Ma anche Zigoni non se la cava male: 3 reti, di cui due nelle ultime due gare.
Insomma, quello che andrà in scena fra due giorni al Martelli sarà anche un “derbino”, ma niente affatto banale. Per il Mantova un solo obiettivo: vincerlo. Per ipotecare la salvezza e sorpassare la Virtus in classifica. In attesa del prossimo incrocio.