MANTOVA Prove tecniche di normalità per il Mantova, che sta recuperando tutti (o quasi) gli effettivi dopo la clamorosa ondata di contagi che ha messo ko la squadra. Oggi cominceranno ad aggregarsi i recenti negativizzati, per la gioia di Giuseppe Galderisi che deve preparare il match di domenica in casa contro l’Albinoleffe. Gioia relativa, però. E il perchè lo spiega direttamente il tecnico biancorosso: «Mercoledì sarà il primo giorno in cui, infortunati a parte, avrò tutta la squadra a disposizione. L’ultima volta era il 21 dicembre, giorno della partita col Legnago. Non è una cosa normale. Per questa ragione avrei rinviato volentieri anche la gara con l’Albinoleffe. Penso che tutti avrebbero preferito un’altra settimana di lavoro. A maggior ragione noi, che siamo stati i più colpiti dal Covid. Tornare in campo, oltretutto con un calendario così congestionato, sarà complicato: qui si mette a rischio l’incolumità dei giocatori».
Galderisi invita i suoi ad entrare subito in clima campionato: «Innanzitutto – premette – sono felicissimo dell’impegno che i ragazzi hanno messo in questi giorni, sia chi ha lavorato sul campo sia chi lo ha fatto da casa. Però ricordo a tutti che la strada da percorrere è lunghissima. Dobbiamo azzerare, con grande umiltà. E ripartire. Dobbiamo farlo con l’atteggiamento giusto: via la sufficienza e dentro la cattiveria. Agonistica, si intende. Serve concretezza, ci servono i gol per vincere le partite». Il messaggio è rivolto a tutta la squadra, compreso l’ultimo arrivato Galligani, già pronto per debuttare domenica prossima («mi ha confermato quanto di buono sapevo di lui», è l’attestato di stima speditogli da Galderisi).
Va da sè che, in una fase in cui la condizione fisica generale non sarà al top, diventa fondamentale la testa: «Proprio così – spiega Galderisi – . Questa settimana dovrò lavorare molto sull’aspetto mentale. E la collaborazione dei ragazzi sarà determinante. Alzare le motivazioni può solo aiutarli. L’ambizione è tutto. Io non pretendo niente, però sono ambizioso. E nella mia carriera ho capito che, se c’è l’ambizione, arrivano i risultati, poi subentra il divertimento e tutto diventa più facile. È questo che chiedo ai miei ragazzi».
Ce ne sarà bisogno: 9 partite in poco più di un mese (tante ne giocherà il Mantova dal 23 gennaio al 27 febbraio) metterebbero a dura prova chiunque. Figuriamoci chi ha sfiorato la ventina di contagi come l’Acm. Ma tant’è: inutile piangersi addosso. Umiltà e cattiveria, come predica “mister Nanu”.