Calcio Serie C – Mantova, la forza del gruppo nei tour de force

Alessandro Debenedetti
Alessandro Debenedetti

MANTOVA Uno dei segreti di questo favoloso Mantova, si sa, è la forza del gruppo. È un dato ormai oggettivo e che emerge analizzando i cosiddetti “tour de force”, ovvero le partite ravvicinate (solitamente tre in una settimana) che si sono succedute nel corso del campionato. Quelle dove gli allenatori ricorrono al turn over per dosare le energie.
Ebbene, in questo torneo i tour de force sono stati quattro e hanno visto il Mantova conquistare 34 punti sui 36 disponibili. Nel primo (3ª-4ª-5ª giornata) i biancorossi hanno battuto Pro Sesto e Albinoleffe in casa, e Giana Erminio in trasferta; nel secondo (9ª- 10ª-11ª giornata) altre tre vittorie con Novara e Pro Vercelli in casa, e Virtus a Verona; nel terzo (25ª-26ª-27ª giornata) successi con Triestina e Pro Patria in casa, e Alessandria fuori; nel quarto (29ª-30ª-31ª giornata) pareggio a Vercelli riscattato dai 4-0 a Virtus e Pergolettese. Totale, appunto: 34 punti. Il Padova ha ottenuto l’en plein soltanto nel primo trittico, zoppicando negli altri tre, per un totale di 25 punti.
In questi impegni ravvicinati mister Possanzini è sempre ricorso ad un massiccio turn-over cambiando nell’undici titolare fino a 7 elementi tra una partita e l’altra. I risultati sono arrivati ugualmente e questa è la dimostrazione più lampante della competitività del gruppo nella sua interezza.
Ulteriore curiosità: nelle ultime tre gare (Pro Vercelli, Virtus Verona e Pergolettese) il tecnico biancorosso ha impiegato ben 22 giocatori, compreso il 18enne Argint entrato nel finale contro la Virtus. Tralasciando i portieri Sonzogni e Napoli, gli unici a non essere scesi in campo in nessuna delle tre gare sono l’acciaccato Maggioni e Wieser, quest’ultimo per scelta tecnica. Insomma, il gruppo fa davvero la differenza. E non è un abusato modo di dire.