Calcio Serie D – Setti: “Mantova, la C non te la ruba nessuno”

Setti, Masiello & C. sul Centrale Te
Setti, Masiello & C. sul Centrale Te

MANTOVA Una visita inaspettata, ma allo stesso tempo gradita. Durante la seduta di ieri mattina al Centrale Te, si è presentato il patron  Maurizio Setti, seguito dal presidente Ettore Masiello. I due sono entrati al Centrale Te e insieme al ds  Emanuele Righi e al dg  Gianluca Pecchini, hanno seguito l’allenamento da bordo campo.
Setti è rimasto fino alla fine per vedere da vicino i progressi dei biancorossi. Una presenza che testimonia ulteriormente la vicinanza del patron carpigiano alla squadra, in una settimana importante per la società di viale Te. L’arrivo del nuovo socio  Marco Bogarelli, ha spiazzato molti sostenitori biancorossi. Un socio forte, potente, grande conoscitore della politica calcistica. Un acquisto pesante, si direbbe, in sede di calcio mercato. E lo può essere in ottica futura. E nell’immediato futuro del Mantova deve esserci la serie C. «Stiamo tranquilli – commenta Setti uscendo dal Centrale Te – la C non ce la ruba nessuno. Bisogna avere pazienza». Lo dice con convinzione Setti. Probabilmente l’epilogo amaro della passata stagione, deve aver turbato anche il patron biancorosso, che quest’anno non vuole davvero fallire questo obiettivo. Uno scalino necessario per far decollare il progetto Mantova. Un progetto in divenire e con Bogarelli arrivano forze fresche. «Il “Boga”? E’ un amico. E’ una gran persona, ma soprattutto è un mantovano (di Casaloldo  ndr). Ha origini mantovane da parte di padre, ma lui è nato a Milano».
Setti pensa al Mantova e guarda in avanti, anche se negli ultimi anni, i tifosi biancorossi si sono abituati a guardare al passato. Nei pensieri di alcuni tifosi biancorossi c’è ancora spazio per  Ivan Juric, ora allenatore dell’Hellas Verona, con cui sta ottenendo risultati sorprendenti. «Sono contento di quello che sta facendo. Mi ha parlato spesso di Mantova, non ha scordato il suo breve trascorso sulla panchina dell’Acm». Da un allenatore all’altro. L’avventura di Brando è già terminata. «Non ho seguito la vicenda nel dettaglio, ma si vedeva che non c’erano i presupposti per andare avanti. Ho avallato la scelta dei dirigenti per il cambio di allenatore».
E adesso al Mantova serve una reazione dopo il ko di domenica scorsa ad Adro con il Franciacorta. Poteva arrivare già oggi, ma l’allarme Coronavirus ha bloccato tutto. «Il Coronavirus è davvero un problema, però dobbiamo stare tranquilli, lo dico anche ai tifosi, che capisco perfettamente, perchè c’è voglia di andare in C, però qui ci sono anche dei ragazzi giovani che magari possono avvertire troppa pressione. Stiamo andando bene, la C non ce la toglie nessuno e bisogna avere fiducia».
Si chiude così la visita lampo del patron biancorosso, che tornerà presto al “Martelli”, in questa fase del campionato decisamente delicata, magari in compagnia dell’amico Bogarelli che avrà modo di vivere da vicino questa nuova sfida con la società biancorossa