MANTOVA Tempo fa avevamo già raccontato la bella storia di Erik Panizzi, fuori lista per il primo mese di campionato e poi reintegrato con successo. L’utilità del duttile difensore biancorosso è emersa anche sabato scorso con la Pro Patria, quando Erik si è trovato a sostituire in extremis Iotti e ancora una volta si è fatto trovare pronto. Quest’ultima prova sembra aver consolidato la sua posizione in questo sempre imprevedibile mese di mercato. «Io non ho sentito nessuno – dice – , nè la società nè il mio procuratore. Sto benissimo qui, è il mio terzo anno a Mantova e do sempre il massimo». Allargando gli orizzonti alla squadra, Panizzi giudica così il campionato del Mantova: «Purtroppo ci siamo portati dietro la falsa partenza. Sicuramente non stiamo conducendo una stagione straordinaria, però ci tengo a dire che chi va in campo lo fa con la massima consapevolezza di quel che deve fare. Le critiche ci stanno, ma a me piace analizzare la partita: a Novara abbiamo condotto un buon primo tempo e ci siamo ritrovati sotto; idem con la Pro Patria, però siamo andati in vantaggio. Il calcio è così. Poi, certo, a Novara il 2-0 a inizio secondo tempo ci ha destabilizzati e il 5-0 finale fa clamore. Ma è acqua passata». E allora il mirino viene spostato sul Trento, da affrontare sabato: «Finora – conclude il terzino/centrale reggiano – siamo stati altalenanti negli scontri diretti, raccogliendo meno di quanto meritassimo. Nel girone di ritorno dobbiamo riprenderci quel che abbiamo perso».
