Calcio Serie C – Mantova, un 2021 ricco di sfide per un futuro da decifrare

MANTOVA Anno nuovo, sfide nuove per il Mantova. Dentro e fuori dal campo, per un futuro tutto da disegnare e, almeno in parte, decifrare.
 La squadra – Il suo andamento in campionato, ovviamente, è prioritario. La nona posizione in cui ha chiuso il 2020 può considerarsi soddisfacente, perlomeno se messa in relazione all’obiettivo dichiarato dalla società: la salvezza. Ma l’imprevista frenata delle ultime tre partite (solo un punto conquistato sui 9 disponibili) ha generato non pochi rimpianti. Tra i tifosi innanzitutto, ma anche nella dirigenza. Buon segno: significa che c’è la volontà (o quantomeno la speranza) di puntare a qualcosa di più del semplice mantenimento della categoria. Del resto, il campionato non ha ancora espresso valori forti e chiari. E lo stesso terzetto al comando della classifica (Padova, Sudtirol e Modena) non sta impressionando per continuità di rendimento. In ogni caso, a cosa punterà realmente il Mantova lo scopriremo qui e adesso, nel mese di gennaio.
 Il mercato – È la chiave di volta per comprendere dove vuole arrivare l’Acm. Da lunedì sarà possibile rimettere mano agli organici e in viale Te non staranno a guardare. Il ds Battisti da giorni sonda il terreno con un duplice obiettivo: da un lato, dare la possibilità a chi non ha trovato spazio di accasarsi altrove; dall’altro, rimpiazzare i partenti con elementi di peso e qualità. La lista dei possibili partenti comprende Riccardo e Federico Tosi, Esposito, Rosso, Cortesi, Moreo, Zappa. E soprattutto Vano, per il quale s’è mossa mezza C. Difesa e attacco, dunque, sono i reparti su cui verrà messa mano, mentre al momento non sono previste mosse a centrocampo. Tra i nomi più gettonati per il reparto avanzato ci sono Marchi della Reggiana (già al Mantova nel 2016-17), Soleri del Padova, Ardemagni del Frosinone, Candellone del Bari. In difesa stuzzica l’idea del 18enne terzino argentino Amione, già di proprietà del Verona. Senza scordare che due “acquisti” il Mantova li ha già in casa: Baniya e Pinton, entrambi di rientro dai rispettivi, lunghi infortuni.
 Il centro sportivo – Gennaio dirà di più anche su “Mantovanello”, il nuovo quartier generale dell’Acm fortemente voluto da patron Setti, dal presidente Masiello e dal vice Pecchini. La struttura, praticamente necessaria dopo che verranno abbattuti i campi del Te, dovrebbe sorgere a Borgochiesanuova, nell’area ora gestita dal San Lazzaro. Un ruolo chiave in questa partita lo sta giocando il sindaco Mattia Palazzi, la svolta è attesa a giorni. A Mantovanello troveranno spazio sia le compagini del settore giovanile che la prima squadra.
 Il futuro a lungo termine – Tirando le somme, in questo 2021 il Mantova cerca un consolidamento sia a livello sportivo che strutturale/societario. Gli investimenti di Maurizio Setti fanno sperare in un domani ambizioso, anche se rimane il dubbio legato alla comproprietà del Verona. Il tifoso biancorosso si chiede se e quando potrà rivedere il Mantova (perlomeno) in Serie B, ma è una domanda al momento senza risposta, subordinata com’è a troppi fattori. Certo, l’intenzione di mantenere l’Acm nel calcio professionistico, magari con un peso sempre più rilevante, è ben radicata nella dirigenza di viale Te. E tanto, almeno per il momento, dovrebbe bastare a soddisfare i tifosi, dopo anni di costante instabilità societaria. A proposito di tifosi, tutti confidano nel 2021 per rivederli allo stadio. Sarebbe già una conquista, il segnale che il peggio finalmente è alle spalle. Il resto verrà da sè.