Calcio serie C: Marone-Bertini: giovani speranze Il Mantova può ripartire da loro

MANTOVA In casa Mantova c’è ancora un po’ di magone per l’epilogo del match di domenica contro il Padova. Una buona prestazione, contro un avversario che non è sembrato in gran spolvero, e ancora una volta diverse occasioni che l’attacco biancorosso non è riuscito a sfruttare. Certo è che senza le prodezze di Marone tra i pali e di Bertini su punizione saremmo qui a commentare un’altra valle di lacrime. Da Fiorenzuola, bisogna ammetterlo, si è visto un Mantova diverso, determinato, che ha ripreso anche a macinare gioco, ma purtroppo gli errori sono sempre lì in agguato. E per la squadra biancorossa questo è il classico periodo in cui ogni minima distrazione viene pagata a caro prezzo. Un periodo che perdura da troppo tempo e ora è necessario correggere il tiro.
Dicevamo di Marone. E’ l’ultimo arrivato, ha lavorato con i compagni a lungo cercando d’inserirsi in fretta nel gruppo e si è affidato a mister Infanti, preparatore dei portieri, che ad ogni allenamento cura ogni minimo dettaglio tecnico. Sembrava destinato ad una stagione da spettatore e invece da Fiorenzuola è arrivato un cambio di rotta, che probabilmente servirà anche a stimolare ulteriormente Tosi, pronto per rimettersi in gioco. Marone, nel frattempo, si gode il momento: incolpevole nell’unico gol subito, gambe corte, ma elastiche e grande reattività. L’altro protagonista è Bertini: l’esterno d’attacco, proveniente dalla Primavera del Verona, si era già messo in mostra durante il ritiro estivo per le sue qualità tecniche. Tra i tanti giovani arrivati dalla sponda Hellas dell’Adige, in questi anni, è sicuramente il più promettente. Lo aveva detto anche patron Setti, dopo averlo visto all’opera nell’amichevole estiva contro il Modena. E’ ormai un punto di riferimento nel trio offensivo biancorosso, che quest’anno, rispetto alle precedenti stagioni, non riesce a fare la differenza. Giocatori diversi, qualche acciacco di troppo per De Cenco, costretto ad una stagione a singhiozzo, Paudice che in Serie C deve ancora trovare la sua dimensione e poi Guccione che, a parte i due preziosi gol contro Piacenza e Lecco, sembra fare troppa fatica a trovare quella giocata spiazzante a cui erano abituati i tifosi. E’ evidente, in questo Mantova c’è ancora molto da assestare, ma con maggior consapevolezza e coraggio c’è la possibilità di raddrizzare una stagione che si sapeva essere più complicata rispetto a quella scorsa. Ora arrivano le partite che contano e che serviranno per uscire dai bassifondi della classifica, gettando le basi per un girone di ritorno da vivere, si spera, senza grossi patemi.
Tommaso Bellini