MANTOVA Gaetano Monachello è uno degli uomini copertina del nuovo Mantova. A margine dell’evento di presentazione della nuova maglia, si è concesso alla stampa. «Sto bene – ha esordito – . E non vedo l’ora di cominciare. La voglia è tantissima, penso si sia visto anche nelle amichevoli. Ho sofferto troppo a stare lontano dal campo, mi auguro davvero che non accada più nulla. Quest’estate ho lavorato bene, così come i miei compagni». Gli chiediamo quale virtù, nel nuovo Mantova, sia emersa più di tutte in questo mese e mezzo di lavoro: «Gli uomini – la risposta decisa – . A parte io, Panizzi e Mensah, il Mantova è una squadra completamente nuova , eppure si è creata subito un’alchimia perfetta. Ovviamente possiamo e dobbiamo migliorare in campo. Ci vorrà del tempo, ma ci stiamo allenando per questo, a 2mila all’ora e restando sul pezzo. È così che cresceremo». Lunedì sarà finalmente campionato: «Sappiamo quanto le partite ufficiali siano ben altra cosa rispetto alle amichevoli – spiega il bomber biancorosso – . Quella col Padova è sicuramente una partita difficile. Ma noi sputeremo sangue pur di fare un bel risultato». Con l’aiuto dei tifosi sarà più facile. Lo stesso Monachello, il giorno della presentazione della campagna abbonamenti, aveva invitato i sostenitori biancorossi a metter da parte la rabbia degli ultimi anni: «Così hanno fatto e li ringrazio – commenta ora – . Tremila abbonamenti sono tantissimi. I tifosi saranno il nostro 12esimo uomo in campo. Dobbiamo giocare e dare il massimo anche per loro». Parole da leader, quelle di Gaetano. Quasi da bandiera: «Mi sento più responsabile – ammette – e questo mi rende orgoglioso. Del resto, qui a Mantova mi sono trovato benissimo, qui è nata mia figlia, qui la società mi ha sostenuto e aspettato dopo l’infortunio. Per questo ho voluto fortemente rimanere. E non vedo l’ora di ripagare coi gol tutto questo affetto».