MANTOVA Quanto è difficile tenere alta la concentrazione dopo una promozione acquisita? La storia del calcio è piena di esempi di squadre che hanno rallentato, se non proprio “mollato”, dopo aver tagliato il traguardo, anche se c’era un campionato da concludere e soprattutto onorare. Tutto fisiologico e (in parte) comprensibile. Il Mantova non sta sfuggendo alla regola. Da quando i biancorossi hanno ricevuto l’ok della matematica alla promozione in B, hanno incassato due sconfitte in altrettante gare. Col Renate i ragazzi di Possanzini hanno pagato la festa della notte precedente; col Vicenza un inizio di partita da incubo. In entrambi i casi, la differenza di motivazioni con gli avversari è apparsa evidente, anche se il Mantova ha comunque costruito invitanti occasioni da gol. Comunque sia, in viale Te c’è la voglia di invertire il trend nelle due partite che rimangono per concludere il campionato: quella di sabato a Lumezzane e quella di domenica 28 in casa col Legnago.
Gli almanacchi raccontano che le promozioni hanno avuto un effetto quasi sempre appagante per l’Acm. In qualsiasi categoria. Dal 1958 al 2024 il Mantova ha conquistato 15 promozioni. Nella nostra analisi escludiamo i casi in cui la matematica certezza è arrivata all’ultima giornata o tramite spareggio/play off. Ci soffermiamo unicamente sui campionati in cui il Mantova è stato promosso in anticipo sulla fine del campionato. Ebbene, sulle 16 partite disputate con il pass della categoria superiore già in tasca, il Mantova ne ha vinte solo 3.
Nel 1960-61 l’allora Ozo conquista la A alla terzultima giornata battendo 2-0 il Brescia; nelle due partite rimanenti perde 2-0 con la Sambenedettese e non va oltre lo 0-0 con la Reggiana. Simile lo scenario dell’annata 1970-71, quella dell’ultima promozione in Serie A: si festeggia alla penultima giornata in casa con la Massese, e saranno gli ultimi punti della stagione visto che poi arriva la sconfitta per 2-1 a Terni.
Per tornare a celebrare una promozione in anticipo, bisogna saltare alla stagione 1992-93: arriva alla quartultima giornata, dalla C2 alla C1, per effetto del 3-1 al Varese. Nelle rimanenti tre gare arrivano due pareggi a Pavia e Fiorenzuola (entrambi per 2-2) intervallati finalmente da una vittoria: 1-0 casalingo al Tempio. La promozione meglio onorata, però, è quella in C2 del 1996-97, anch’essa ottenuta con 4 turni d’anticipo in casa col Pordenone: nelle restanti tre gare, due vittorie per 2-0 al Martelli col Porto Viro e a Gorizia, e un 2-2 casalingo col Rovigo. Proseguiamo con la stagione 2003-04, quella del salto in C1 appreso in pullman verso Biella: in Piemonte si perde 1-0, poi arrivano l’1-1 col Sudtirol e il 2-2 a Valenza Po. Chiusura in calando anche nel 2010-11: il 3-0 al Castelnuovosandrà che sancisce il ritorno in Lega Pro è anche l’ultima vittoria dell’anno, visto che il Mantova chiuderà con due pareggi (1-1 a Darfo, 0-0 con la Colognese). Da non considerare il campionato 2019-20, sospeso per la pandemia e vinto a tavolino dal Mantova.
Fin qui le statistiche. Ai biancorossi il (piacevole) compito di correggerle nei due match che rimangono. Anche solo per evitare un aggancio del Padova, che sarebbe ininfluente sul verdetto finale (il Mantova vanta lo scontro diretto a favore), ma che non renderebbe certamente giustizia al cammino trionfale di Burrai e compagni.