Mantova Tra la spettacolare vittoria col Mezzolara e l’atteso big match col Fiorenzuola, c’è il Progresso. Una squadra neopromossa, che non sta sfigurando (occupa il settimo posto in classifica), ma che, quanto a tasso tecnico, non può certo rivaleggiare col Mantova. In questi casi, il rischio di distrarsi o di prendere sottogamba l’impegno (magari inconsciamente) è dietro l’angolo. Lucio Brando lo sa bene e per questo ha “martellato” la squadra per tutta settimana.
«Da quando abbiamo ripreso gli allenamenti – racconta – ho sempre invitato i ragazzi a rimanere sul pezzo, a restare concentrati, a lavorare e a non abbassare mai la guardia. Il rischio di pensare al Fiorenzuola, in teoria, esiste. Ma noi non lo faremo, perchè sappiamo quante insidie possa nascondere la partita di domenica».
L’allenatore del Mantova descrive così il Progresso: «È una squadra giovane, che sta facendo bene. Difende con 10 uomini, nel senso che tutti si sacrificano, corrono e impostano il loro gioco su concetti validi». E qui arriva il diktat del tecnico biancorosso, rivolto ovviamente ai suoi uomini: «Mi aspetto una partita gagliarda da parte nostra. Saranno fondamentali i primi 10-15 minuti: voglio vedere un Mantova aggressivo. Abbiamo già sbagliato l’approccio col Mezzolara e non possiamo permetterci di ripetere l’errore».
Appunto, il Mezzolara. Quella partita può essere letta in diversi modi, a seconda che si metta in evidenza il brutto primo tempo o la grande reazione sullo 0-2. Brando allarga le braccia e sospira: «L’ho rivista e ancora adesso faccio fatica a fare un’analisi. Si è giocato poco a calcio, un po’ per il campo pesante e un po’ per la piega che ha preso la partita dopo appena 40 secondi, per il gioco spezzettato. Noi abbiamo commesso l’errore di adeguarci all’avversario e a questo andazzo. Ci siamo come snaturati e questo non mi piace. Quando, dopo lo 0-2, siamo rientrati sui nostri binari, l’abbiamo ribaltata. È questo il Mantova che voglio vedere domenica a Budrio: una squadra capace di imporre la propria personalità e le proprie qualità».
Forse per la prima volta in stagione, il tecnico biancorosso si trova in difficoltà nello scegliere l’undici di partenza: «È vero – conclude – . Vale sia per il modulo tattico che per i singoli interpreti. Voglio sfruttare fino all’ultimo i due giorni che mi rimangono da qui alla partita, per valutare ogni aspetto». Attenzione quindi agli allenamenti di oggi e domani: l’undici anti-Progresso nascerà lì.