Mantova Nove punti nelle prime tre giornate d’andata, con 14 gol segnati e 5 subiti. Cinque nelle prime tre di ritorno, con 6 gol segnati e 5 subiti. Il ruolino di marcia del Mantova in questo inizio 2020 è in controtendenza. Ma dov’è l’anomalia? Erano fin troppo generosi i numeri dell’andata o sono al di sotto del potenziale quelli del ritorno? La verità, probabilmente e come sempre, sta nel mezzo.
Certamente ha ragione chi sostiene che il confronto tra i due gironi raramente è attendibile: molte squadre nel frattempo hanno cambiato pelle, si sono rinforzate, qualcuna si è affidata a un altro allenatore, qualcun’altra ha rivisto (in alto o in basso) gli obiettivi di partenza. Non è comunque il caso del Mantova, che è rimasto più o meno lo stesso dalla scorsa estate, con Lucio Brando saldamente in panchina e un solo pensiero in testa: vincere il campionato. È un dato di fatto che la facilità impressionante con cui i biancorossi annientavano gli avversari a inizio stagione ora è svanita. Per certi versi, come detto, è merito degli avversari stessi; per altri il Mantova non ha saputo raccogliere quanto doveva. Non è una questione di prestazioni: se prendiamo in considerazione il numero di occasioni create, infatti, i virgiliani potevano vincere tutte e tre le gare del girone di ritorno fin qui disputate (con Calvina, Sammaurese e Lentigione). In questo senso, è significativo il numero dei gol segnati: 6 in tre partite non sono pochi in termini assoluti, ma lo diventano in proporzione alle tante occasioni create e sciupate. Mentre i 14 delle prime tre gare d’andata, pur difficilmente replicabili, esprimevano sicuramente meglio il potenziale dell’attacco biancorosso.
Dai gol segnati a quelli subiti: 5 all’andata, altrettanti al ritorno. Sono numeri senza dubbio migliorabili. Così come migliorabile è la gestione della gara. Sia con la Calvina che col Lentigione, infatti, il Mantova è andato due volte in vantaggio e per due volte si è fatto raggiungere. Non dimentichiamo, poi, il successo da brividi con la modesta Sammaurese: due gol di vantaggio, controllo totale del match e occasioni a piovere; poi, a due minuti dal 90’, la rete dei romagnoli che mette paura e regala un finale da batticuore.
Insomma, in questo inizio ritorno il Mantova è in credito di punti. Tuttavia, se si trova in questa condizione, può prendersela solo con se stesso. I biancorossi possono contare su un grosso vantaggio: il primo posto in classifica e i 5 punti di margine sul Fiorenzuola. Che non sono più i 7 pre-Lentigione, ma costituiscono ancora un bel tesoretto. Se possibile da incrementare. Niente panico, allora. O, ancor peggio, nervosismo. Solo la lucidità di comprendere che esistono ancora margini di crescita sui quali basare il lavoro delle prossime settimane. Mister Brando lo sa e gli stessi dirigenti non perdono occasione per esortare il gruppo a mantenere alta la concentrazione.
Domenica al Martelli arriva una Vigor Carpaneto in piena lotta salvezza e che, al di là del dovuto rispetto, non può incutere timore. Anche il Fiorenzuola sarà impegnato in un testa-coda casalingo, contro il Ciliverghe. Ecco, quando finiremo di dare un occhio al calendario dei piacentini vorrà dire che il più è fatto. Dipende dal Fiorenzuola, in buona parte. Ma dipende anche e soprattutto dal Mantova.