Mantova Una stagione condizionata, almeno nella sua prima parte, è quella relativa al ciclismo mantovano targato Fci. Un 2020 che era stato costruito dal comitato provinciale con grande pazienza ed entusiasmo e che prevedeva nel suo cammino parecchi appuntamenti, qualche novità e soprattutto tante manifestazioni per tutte le categorie.
«Ci spiace per questo stop – afferma il presidente provinciale Fci, Fausto Armanini – Uno stop che riteniamo doveroso perché più di ogni altra cosa vi è da salvaguardare la salute di tutti. Per questo condividiamo a pieno le decisioni assunte da tutti gli organi competenti. Parlando da appassionato, non nascondo che in questi giorni ho registrato tra gli addetti ai lavori e gli sportivi una forte dose di amarezza per questo contrattempo».
Alla luce della situazione attuale e viste anche le decisioni assunte a livello nazionale dall’Fci ed internazionale dall’Uci, vedi il rinvio di prestigiose competizioni a tappe ed anche l’annullamento delle prime tre tappe e lo spostamento del Giro d’Italia a settembre, l’ipotesi più ottimistica è quella di un avvio della stagione nel mese di giugno?
«Al momento, francamente, non siamo nelle condizioni di ipotizzare quando si potrà iniziare a gareggiare. Per quel che concerne il nostro calendario, alcuni degli appuntamenti previsti in queste settimane sono stati rimandati. Speriamo si possano svolgere nelle nuove date individuate. Non bisogna certo dimenticare che qualora la stagione parta, grandi spazi per recuperare le tante competizioni previste non ci sono. Ovviamente da parte nostra non lasceremo nulla di intentato per recuperare con gli organizzatori il maggior numero di gare. Confido che in quel frangente, ripeto, vista la situazione che stiamo vivendo, l’entusiasmo di tutti, sponsor compresi, rimanga immutato».
Parlando appunto del calendario in questa porzione della stagione, sono previste manifestazioni molto importanti ed interessanti, dagli under 23 ed elite, a Castel d’Ario e Montanara, al settore giovanile compreso quello femminile con la prima edizione della challenge “Dalla Postumia al Mincio”. Come pensate di rimediare qualora perdurasse il blocco?
«Ovviamente il nostro auspicio è che si possano effettuare nella seconda parte della stagione perché riteniamo davvero difficile pensare che si rispettino le date inizialmente previste. Comunque al momento tutto è fermo e non siamo certamente nelle condizioni di ipotizzare alcunché. Con i miei collaboratori e con i dirigenti delle varie società ci faremo trovare pronti al momento che ci verrà detto che si potrà tornare sui nostri palcoscenici naturali ovvero le strade e gli sterrati».
Paolo Biondo