Ciclismo prof – Affini: “Ora penso solo alla Jumbo Visma”

Edoardo Affini
Edoardo Affini

MANTOVA Si chiude il 31 dicembre per Edoardo Affini una parentesi della sua esperienza tra i professionisti durata due stagioni con la maglia della Mitchelton Scott.
Il futuro per il campione di Buscoldo ora si tingerà dei colori della Jumbo Visma, un team di grande prestigio che punta a traguardi molto ambiziosi, potendo contare anche sul suo entusiasmo e la sua determinazione: la squadra olandese si conferma infatti ai vertici anche nel 2020, con 23 vittorie e 46 podi totali. Riavvolgendo velocemente il nastro di questo 2020 per Edoardo Affini – da segnalare il bronzo nella crono tricolore e agli Europei nella staffetta mista – la stagione da poco conclusasi va in archivio con un giudizio di questo tipo: «Salvabile».
«È stata un’annata – ribadisce l’atleta buscoldese – dove ho faticato a trovare il passo. L’esperienza al Giro d’Italia la considero positiva anche se conclusa anzitempo. Francamente, se non fosse avvenuta la caduta, sarei andato avanti per altre due tappe, poi la squadra si è ritirata, quindi…».
Sei pronto allora per affrontare la nuova stagione con una squadra che non nasconde i propri propositi?
«Sicuramente, anche se ad onor del vero, non vi sono ancora programmi precisi. Comunque qualcosa di più chiaro l’avrò a metà gennaio quando mi ritroverò con la squadra sulle strade spagnole di Alicante per il primo ritiro collegiale».
Quanto durerà questo primo approccio con i nuovi compagni di squadra? Nel frattempo stai seguendo un programma di lavoro dettato dai nuovi tecnici oppure nei hai creato uno tu?
«Solitamente i primi raduni durano una quindicina di giorni ed anche quello che verrà allestito nel mese di gennaio 2021 avrà la medesima durata. La scelta delle strade spagnole è dettata dal fatto che il clima in quei contesti è decisamente ideale. In questi giorni però sono già alle prese con gli allenamenti; allenamenti ovviamente condivisi con i tecnici e i preparatori della squadra. Con loro mi sento spesso proprio per arrivare al raduno di metà gennaio in condizioni di forma già discrete».
Con la mano come va?
«Sta andando tutto per il meglio. Il consolidamento delle ossa è praticamente completato e questo mi permette di lavorare; non sento, infatti, alcun fastidio. Ovviamente non debbo compiere gesti inappropriati».
Alla Jumbo Visma sei l’unico atleta italiano; questo fatto ti crea problemi oppure no?
«Il fatto di essere l’unico atleta italiano di questa formazione al momento non mi preoccupa, anzi potrebbe divenire un elemento di stimolo in più. In qualsiasi team, ove sono stato, il mio principale obiettivo è sempre stato quello di dare il massimo e di conseguenza poco conta la nazionalità dei compagni di squadra».
Nel 2021 la maglia della nazionale sarà ancora una volta uno degli obiettivi primari?
«Per un atleta poter indossare la maglia della nazionale è sempre motivo d’orgoglio e di conseguenza è scontato che lavorerò anche per essere convocato e ottenere risultati anche indossando l’azzurro». Paolo Biondo