La VOCE dei tifosi, racconti dai gradoni dello stadio: Mantova-Reggiana

corazon

di Chiara Sanguanini

Lo stadio è pieno e anche la Cisa è bombata. Tanti Reggiani! Tantissimi Mantovani.

“E io canterò fino al 90°” (Enrico)

“Bel sole, quasi caldo, buon segno!!” (Matteo)

“Ripetiamo insieme: per fare gol bisogna tirare in porta” (Gabriella)

Intorno a me i soliti: ci si saluta, ci si fa gli auguri, si scherza… Uno dei nostri afferma deciso. “Se per Reggio passi, stringi il culo e allunga i passi…”.

Inizia!

Il Mantova cazzeggia davanti alla sua area, gli Ultrà cantano “Su le mani! Giù le mani!”. Scoppiano petardi e come sempre la società non esulta: altri petardi, altre multe. Ma così è.

Il Mantova fa una gran fatica, o meglio, non gioca proprio. Ma dove sono finiti i 300 eroi dell’ultima partita?

“O muori da eroe, o vivi tanto
a lungo da diventare il cattivo” (Il cavaliere oscuro)

Al primo errore, all’11°, la Reggiana passa.

“Era rimasto un regalo sotto l’albero!” (Andrea)

“…è tornato il vecchio Mantova, con i soliti ricami suicidi…” (Dante)

“Tattica infallibile… fai 15 minuti senza passare la metà campo fino a prendere un gol!” (Raimondo)

Magari fossero solo 15 minuti! Per tutto il primo tempo, il Mantova non esiste. “46 minuti senza un tiro in porta. Assurdo e allucinante” (Joe)

“Ma che miseria! Non riescono a passare la metà campo: questo è l’anti calcio!!” (Stefano e Rizziero)

Intorno a me, il popolo biancorosso rumoreggia.

“I sa gnanca cosa far con la bala…”.

“Proprio una brutta partita, i fa’ schif!”.

“Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa a farmi venire un infarto” (Pulp fiction)

Primo tempo da dimenticare; comincia anche un freddo cane che non aiuta.

Speriamo nei cambi, ma si ricomincia con gli stessi uomini e il Mantova non si risveglia.

“Possiamo pareggiare in un solo modo: dacci un rigore, maledetto arbitro!!” (Massimo)

Ma, per avere un rigore bisognerebbe almeno entrare in area.

La Reggiana manca il raddoppio. E uno!

Al 13°, primo tiro, debolissimo, di Mensah: praticamente un passaggio al portiere. Fortunatamente i granata continuano a sbagliare altre due, tre quattro volte.

Il Mantova continua a non giocare.

Gli ultrà incitano e gridano: “Cantiamo forte! La squadra ha bisogno di noi!!”.

Da dietro: “Vero! L’è ‘na squadra ad bisognosi…”.

“Quando non sei in grado di combattere, abbraccia il tuo nemico. Se ha le braccia intorno a sè, non può puntarti contro il fucile” (Sette anni in Tibet)

I tifosi, contro ogni logica, sperano ancora, ma davvero contro ogni logica perché verso la Cisa, dove il Mantova dovrebbe attaccare, c’è il deserto.

“Troppo brutti per essere veri! O è vero che siamo brutti?” (Flavio)

“Oggi il peggio del peggio!” (Zampa)

E si arriva al 40° del secondo tempo. La palla è a metà campo. Qualcuno mi passa davanti per uscire dallo stadio e sento un urlo: gol!

Tutti in piedi, grandi abbracci e grande festa! Peccato siano ancora loro, i granata!

Non ho visto come sia successo: chiedo lumi.

“An gran gol da 40 metri. Ma indueral Festa?!” “Trop avanti!!”.

Altri se ne vanno delusissimi.

E il Mantova? Non pervenuto!

“Mi piace l’odore del napalm al mattino” (Apocalypse now)

Che rabbia! Che delusione!

“Per favore! Meglio chiudere qui e aspettare l’anno nuovo” (Riccardo)

“Ragazzi un po’ di umiltà: siamo in serie B!!” (Stefano)

“Sé, ma anca chiatar jè in serie B!!!” (Piero)

“E pensare che c’è chi ha pagato il biglietto!” (Andrea)

“Oggi è andata male, ma non posso sentire così tanti insulti alla squadra e al mister!” (Ivana)

Ti sbagli Ivana: quello dei ragazzi, oggi è stato un insulto al calcio.

Si esce scontenti. Sento un rumoreggiare di brontolii e brontolamenti, ma tra tutte si alza una voce che ci regala una perla di saggezza padana: “Ho ciapà fred par gninte!”.

E si torna a casa.

Ho una botta di ottimismo: “Potrebbe andar peggio! Potrebbe … piovere!”
(Frankenstein Junior)

Grazie a tutti i tifosi che collaborano in modo più o meno consapevole a questi articoli. Buon inizio 2025 e alla prossima.