MANTOVA Lo sforzo della Boxe Mantova del maestro Bruno Falavigna, col procuratore Francesco Ventura, e della Promo Boxe Italia, con il sostegno del Comune di Mantova, è stato premiato nella riunione di venerdì alla palestra Boni. Tante emozioni e spettacolo per il folto pubblico (valutabile sulle 500 unità) a bordo ring e sulle tribune. E’ stata una serata che, nell’ottava edizione del Memorial Lasagna, ha visto salire sul ring prima i dilettanti mantovani e poi i professionisti con il clou dei due titoli in palio. Nella prima parte della serata sono stati protagonisti i pugili di casa nostra. Il bilancio dei 4 boxeur, uno della Boxe Mantova, uno della Mantova Ring e due della Southpaw Viadana, è stato di una vittoria, un pareggio e due sconfitte. Ha cominciato il viadanese Harmanpreet Chander, sconfitto ai punti da Sabri Helali (Boxe Caloi Bg) nella categoria Junior. Gabriele Rei e Nicholas Froldi, rispettivamente Boxe Mantova e Mantova Ring, hanno combattuto nella categoria Youth con un pareggio per il primo con Leonardo Marchesi (Boxe Queensberry Vi) e una sconfitta per ko da Giovanni Belletti (New Boxe Order Co) per il secondo. Vittoria ai punti nella categoria junior per Iahcem Tassa (Southpaw Viadana) ai punti su Xevedet Nasufi (Boxe Caloi Bg) negli Elite che, negli altri due match in programma, ha visto la vittoria per ko di Salvatore Murante su Pietro Ciaglia e di Ivan Bertazzoli su Jurgen Lleshaj ai punti. Tre i match per i professionisti con il preambolo dei due titoli in palio fra i supermedi Andrea Aroni (Promo Boxe Italia) e Domenico Bentivogli (Padana Vigor) sulle sei riprese. Il sardo Aroni ha preso il comando delle operazioni vincendo ai punti. L’atmosfera si è scaldata quando sono saliti sul ring Samir El Kadimi (Pug. Ottavio Tazzi) e il pugile del procuratore Ventura Tommaso Melito. In palio il titolo vacante dei pesi mosca. El Kadimi ha imposto un ritmo molto alto fin dai primi scambi mettendo in difficoltà il suo avversario. All’inizio del secondo round Melito ha provato a rimettersi in corsa ma l’illusione è durata poco più di un minuto ed El Kadimi ha chiuso le ostilità andando a vincere per kot: titolo festeggiato con i tanti sostenitori presenti. Ha concluso una grande serata di sport il Titolo Ue vacante dei pesi gallo, tra il campano Vincenzo Picardi e il sardo Cristian Zara. Dodici riprese molto equilibrate e di alto livello tecnico con la medaglia di bronzo di Pechino sempre all’attacco e Zara abile nel girare attorno all’avversario. Premiata alla fine la maggior intraprendenza di Picardi, 38 anni, con poco scarto nel punteggio (115-114, 115-114 e 115-113 i cartellini). «E’ stata dura – commenta Picardi – Zara ha impostato il match sulla tattica e mi conosceva. L’esperienza mi ha aiutato. Non accettava gli scambi e mi ha reso il compito più difficile. Ma ho lavorato molto ed è arrivata una bellissima vittoria grazie alla preparazione. Non mi sono innervosito e ora mi piacerebbe affrontare chi vince tra Lorusso o Konki per quel titolo europeo che sogno da quando ero bambino».