Viadana Domenica sera, al termine della sfida tra Viadana e Lazio, si respirava, in sala stampa, un’aria differente rispetto al passato e l’organizzazione di un incontro tra i giornalisti e i rappresentanti di entrambe le società ha già un primo riflesso dello spunto che vuole infondere la Lega Rugby cercando di dare visibilità al movimento. Di questo e tanto altro ha parlato Ulises Gamboa, general manager del club mantovano. «Prima di tutto faccio i complimenti alla Lazio perché ha avuto la certezza dell’Elite a inizio giugno e in poco tempo ha allestito la squadra per il massimo campionato. Allargando lo sguardo – aggiunge – serve ridare lustro a un campionato che negli ultimi dieci anni è stato bistrattato. Tornando al Viadana, posso dire che noi abbiamo lavorato per mettere insieme una squadra di alto livello confermando lo staff e i giocatori con qualche innesto per rinforzare ulteriormente il gruppo. Quattro anni fa, Gianni Fava disse che Viadana sarebbe ripartita con un imprenditore di successo come Presidente, che alle 4 di mattina mi manda un messaggio, io rispondo e subito dopo ci troviamo in ufficio per pianificare. Il momento attuale per il rugby italiano è difficile, basti pensare all’ultimo Six Nations – continua Gamboa – a un certo punto c’è stata una scossa che ha migliorato la situazione, ma è stato un guizzo dello staff tecnico della nazionale. Nella Coppa del Mondo l’Italia prende 100 punti dagli All Blacks e quasi la stessa storia con la Francia. Quattro mesi dopo arriva il pari con i transalpini con l’Italia che sfiora il successo. E’ stata una scintilla che ha creato un’inerzia che deve essere seguita da tutto il movimento. Penso che noi stiamo tracciando un percorso con i Caimani. Con il presidente Arletti abbiamo guardato chi ha fatto le cose prima e meglio, e cercato di riprodurre il modello della Francia, dove c’è la prima squadra e l’Espoirs, e su quell’onda abbiamo creato la cadetta. Sempre oltre le Alpi da 24 anni esiste la Lega che gestisce il TOP 14 e ora anche l’Italia ha creato un progetto che auspico sia condiviso in toto da tutte le squadre di Elite, perché solo con una Lega proiettata verso la direzione che ha preso, e con le società attive in questo percorso, il nostro campionato ritroverà i fasti del passato e non accadrà più quello che è successo domenica con la sovrapposizione dell’Italia con i vari campionati». Alla fine, il gm Gamboa è laconico e diretto sull’argomento. «Chi ha organizzato questo calendario e questo caos, io lo inviterei ad andare a casa».
Alessandro Soragna