Viadana L’attuale campionato di serie A Elite presenta uno “stallo alla messicana” in quanto le tre squadre di testa, nei vari incroci, hanno tutte totalizzato una vittoria e una sconfitta con la particolarità che ogni successo è arrivato lontano dal rispettivo terreno amico. Nel dettaglio il Petrarca vince a Viadana, ma cede il proprio fortino al Femi-Cz Rovigo che a sua volta vede trionfare i gialloneri sul prato del Battaglini. Di fatto è un campionato che mostra un grande equilibrio senza esclusione di colpi ad effetto, con le variabili emiliane di Colorno e Valorugby, che potrebbero disturbare il terzetto di testa. E il 2025 si aprirà subito con un big match allo Zaffanella dove arriveranno i Diavoli di Reggio Emilia, con l’ambizione di entrare in questo terzetto e risollevarsi dalla sconfitta patita al “Quaggia” di Mogliano Veneto. Tornando a tinte giallonere, la eco prodotta dall’eclatante vittoria del Rugby Viadana impiegherà molto tempo a dissolversi, proprio per lo spessore della prestazione dei leoni, partita che lo stesso coach Gilberto Pavan ha definito legittimamente come “epica”. Un aggettivo tutt’altro che banale perché Pavan non è solito a slanci entusiastici, ma al contrario è rigoroso nel mantenere i piedi ben saldi, tanto che a caldo ha tenuto a sottolineare gli sforzi della società nell’affidargli un roster in continuità con quello dello scorso anno. L’impatto emozionale dell’impresa del Battaglini, però, ha giustamente portato alla parola “epica” che nulla è se non il miglior riassunto della vittoria di Viadana in casa della capolista. «E’ stata una giornata di alti e bassi e di emozioni, vere e proprie montagne russe emotive – spiega capitan Tommaso Jannelli – Durante la partita si percepiva la tensione perché sapevamo che si poteva portare a casa un risultato che mancava da 15 anni, oltre a essere uno scontro diretto per la vetta della classifica. Quando ho realizzato che era fatta? Appena ci ha fischiato il vantaggio all’80’ e in quel momento tutta la squadra si è sciolta e lì è successo il finimondo, poi quando siamo andati insieme ai tifosi e ho abbracciato mio padre, allora mi sono reso conto che siamo un gruppo che sta riscrivendo la storia di questo meraviglioso club». Per capire cosa sia Viadana per la squadra e cosa sia la squadra per Viadana ci sono due immagini che si rincorrono sui social: cronologicamente, gli atleti che cantano verso la tribuna del Battaglini dove sventola il giallonero e i tifosi viadanesi si uniscono al coro dei giocatori… da brividi! La seconda è il rientro dei Leoni con la stessa scena e la stessa canzone cantata da chi ha visto la partita in clubhouse e dal settore giovanile in un reciproco e caloroso abbraccio, che trascende la razionalità e sfocia in una passione contagiosa. «Arrivare in Clubhouse e ritrovare tutto il settore giovanile, i volontari e i nostri tifosi che ci stavano aspettando con lo stesso coro che avevamo fatto al Battaglini, è stata un’emozione da brividi che ti fa capire che stai facendo cose importanti per questa città, e poi uno dei nostri obiettivi era quello di riaccendere l’amore per questa squadra e credo che siamo sulla strada buona».
Alessandro Soragna