Rugby Serie A Elite – Viadana, ora si balla. Loretoni: “Sinfonia di gruppo”

VIADANA La vittoria, sofferta come da pronostico ma assolutamente meritata, ottenuta sabato contro il Mogliano ha confermato il Viadana in vetta alla classifica con tre punti di vantaggio sul Petrarca, l’unica squadra che sembra in grado di insidiarne il primato. Una visione sinottica della capolista è presto detta: gruppo granitico, difesa solida, regia lucida, fase di conquista mai doma e finalizzatori letali. Schema semplice e immediato, ma superficiale perché non entra nel merito dei tanti luccichii di una squadra che è anche bella oltre che essere vincente. E allora complichiamo un po’ questo paradigma perché se è vero che nel pentagramma le note sono sette, e da lì non si scappa, è altrettanto vero che un diesis qua e là, un semitono può rendere la sinfonia più avvincente. Eccoli allora i diesis del rock and roll del Viadana: Ruiz è il miglior ball carrier con 13 corse e Jannelli 10, oltre a Suze che nei suoi 8 ci ha pure infilato un break, tipica situazione in cui l’estremo giallonero si divora il campo sulla verticale e diventa lo spauracchio per la difesa avversaria. Passiamo ai placcaggi: Boschetti e Wagenpfeil guidano questa nobile graduatoria rispettivamente con 12 e 9, con Marchiori poco distante.
Il coach Gilberto Pavan, però, nella conferenza stampa post-partita ha messo sugli scudi il seconda linea Jacopo Loretoni. «Siamo partiti un po’ a rilento – spiega il numero 4 del Viadana – poi abbiamo reagito con il collettivo e riprendere la partita sotto l’aspetto fisico, con la maule, è una bella soddisfazione». Coach Pavan, come dicevamo, ha speso ottime parole per la prestazione individuale del seconda linea. «E’ stato un grande piacere ricevere i complimenti da Gibo – spiega Loretoni – sono arrivato qui la scorsa stagione come terza linea quindi il cambio ruolo è stato una bella sfida, ma ne sono davvero felice, ho ancora molto da imparare, ma mi piace molto questo percorso, anche perché inserito in un gruppo che fa la differenza sia in campo che fuori».
Il seconda linea è un ruolo particolare e in Italia c’è un problema, nel comparto, dal punto di vista quantitativo e poi qualitativo. Il che apre scenari interessanti per l’atleta giallonero. «L’altezza è ovviamente una discriminante importante, ma tornando qui – aggiunge Jacopo – il cambio ruolo con molto lavoro è positivo, l’importante è essere utili al gruppo» Ora, testa a Vicenza per la trasferta del 15 febbraio. «L’attitudine corretta è quella di pensare che nessun risultato sia scritto prima di giocare, tanto più che loro sono cresciuti molto anche grazie all’esperienza dei nuovi innesti».